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lunedì 21 marzo 2011

BILANCI COMUNALI:UN PERCORSO AD OSTACOLI

La finanza locale fra incertezze presenti e prospettive federalistiche
di Antonio Laurenzano
In un momento di profonde riforme della Finanza locale, la programmazione degli Enti locali si presenta complessa e problematica per il continuo intervento del Legislatore relativamente alle norme in materia di vincoli della spesa, patto di stabilità interno ed avvio del federalismo fiscale.
La manovra finanziaria del Governo, attuata con il Decreto Legge 78, convertito con la Legge 122 del 30 luglio 2010, riguardante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria, l’ex “legge finanziaria”, ha introdotto tagli e vincoli nei confronti del sistema delle Autonomie locali che incideranno profondamente sulle scelte delle civiche Amministrazioni, a partire dal bilancio di previsione 2011, in approvazione entro il prossimo 31 marzo.
Sarà gravoso l’impatto della legge di stabilità nella gestione del bilancio con particolare riferimento al taglio dei trasferimenti erariali, alla limitazione della spesa in materia di consulenza, formazione, convegni, rappresentanza, ai vincoli di spesa e gestione del personale, nonché alle nuove limitazioni all’indebitamento, alle novità in materia di affidamento degli incarichi esterni, alle riduzione dei costi della politica e attività istituzionali.
La manovra estiva di finanza pubblica, unita alla crisi economico-finanziaria nazionale ed internazionale, limiteranno fortemente il potere discrezionale degli Enti locali. Un percorso difficile dei bilanci per mantenere invariati gli standard di qualità per molti servizi indispensabili per le comunità.
Il 2011 sarà un anno difficile per le casse comunali. E le prospettive per il triennio saranno ancora peggiori. Le amministrazioni pubbliche saranno obbligate a una rimodulazione complessiva che, inevitabilmente, si ripercuoterà sulle famiglie e sulle imprese. Si dovrà cioè procedere a una riduzione dei servizi, anche in settori strategici, in primis la cultura.
In questo contesto i Comuni si apprestano ad approvare il Bilancio di previsione 2011, la cui redazione presenta forti criticità. Su questo bilancio vengono infatti a gravare la restrizione delle risorse finanziarie, oltre a una serie di divieti e limiti che comprimono enormemente la capacità di programmazione amministrativa, il tutto condizionato da un clima di incertezza e di forte cambiamento.
La relazione generale della Corte dei Conti, riferita all’esercizio 2009, fa il punto sulla gestione finanziaria degli Enti locali per gli ultimi esercizi finanziari. Risultati decisamente preoccupanti che richiedono un aggiustamento strutturale dei conti pubblici e maggiore qualità sia dal lato delle entrate che della spesa. Proprio in questa direzione si sono mosse le manovre di finanza pubblica degli ultimi anni. Manovre che, se da un lato si sono preoccupate di perseguire l’obiettivo della stabilità finanziaria e quindi del contenimento del debito pubblico, stanno causando notevoli difficoltà gestionali a livello locale.
L’ANCI, Associazione nazionale dei Comuni italiani, nella recente circolare interpretativa della Legge 122/2010, sottolinea le numerose limitazioni alla capacità di spesa dei Comuni e denuncia “l’interferenza di queste limitazioni con l’ autonomia costituzionalmente garantita degli Enti locali”, con ricadute negative sul processo di modernizzazione. Una situazione di grande incertezza per il futuro nella speranza che il federalismo municipale in arrivo segni finalmente l’inizio di una nuova stagione nella finanza locale.

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