Ordini Cavallereschi Crucesignati

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giovedì 14 luglio 2011

DE NICOLO' FILIPPO,FAMILY BANKER,BANCAMEDIOLANUM

La ringrazio per la sua “recensione” in merito alle nostre riflessioni su ciò che accade quotidianamente in finanza …
Il nostro scopo è quello di informare il numero maggiore di persone in un momento storico come questo, caratterizzato da tanta “ CONFUSIONE”…
Come potrei non essere d’accordo?
A presto Filippo
De Nicolo Filippo - Family Banker™Spv
Family Banker Office™ - Viale Einaudi 42/44/46 – 70125 Bari
Tel. 080.5668084 - Fax 080.5026487 - Cell. 335.7685659
Da: vitalepietrolions@libero.it [mailto:vitalepietrolions@libero.it]
Inviato: mercoledì 13 luglio 2011 12.59
A: De Nicolo Filippo 0000145815
Oggetto: R: DEFAULT? NO, GRAZIE.
Priorità: Alta
...ben detto e ben fatto. Caro Direttore.- Le chiedo di poter pubblicare il Suo pezzo sul mio blog international: legestadellacavalleria.blogspot.com-(ordini cavallereschi crucisegnati)-L'articolo bancario da Lei scritto merita la pubblicazione perchè d' interesse sociale. Cordialità, Pietro Vitale (giornalista-pubblicisata e scrittore).
----Messaggio originale----
Da: Filippo.DeNicolo@Bancamediolanum.it
Data: 13/07/2011 11.56
A: "De Nicolo Filippo 0000145815"
Ogg: DEFAULT? NO, GRAZIE.
Qual è la parola più di moda in questi giorni?
Beh, certamente DEFAULT. Ma non solo, anche SPREAD BTP/BUND va per la maggiore...
E pensare che gli altri anni in questo periodo andavano molto forte parole come PAPARAZZO, BIKINI e TOPLESS! Cosa, restando seri, sta realmente succedendo? Stiamo, noi Italiani, fallendo sul serio? Naturalmente nulla è impossibile. Possiamo però, evitando sofisticate analisi politiche e macro-economiche, ritenerlo fortemente improbabile. Per quale motivo allora i nostri Titoli di Stato subiscono attacchi dalla speculazione, dopo quanto analogamente successo in Irlanda, Spagna, Portogallo e Grecia? E’ molto semplice: se una persona con un buon reddito e pochi debiti va in banca a chiedere un prestito può provare a spuntare un buon tasso? Solitamente si. Viceversa se chi chiede il prestito spende più di quello che guadagna e ha molti debiti dovrà necessariamente pagare un tasso più alto, ammesso che lo ottenga. In questi ultimi anni si è verificata una situazione paradossale. Gli Stati infatti, per fronteggiare la crisi, hanno dovuto spendere ben più di quello che hanno incassato. E i loro debiti sono aumentati. Nonostante ciò collocavano tali debiti (Titoli di Stato) a tassi molto bassi. Cosa sta succedendo quindi? I mercati, guidati da grossi investitori che sanno bene ciò che fanno (a differenza dei piccoli risparmiatori che non lo sanno e pertanto erano convinti che un BTP a 10 anni al 3,5% fosse comunque un buon investimento), stanno costringendo gli Stati a pagare interessi più congrui alla loro qualità di debitori. Quindi l’Italia (e prima di lei Grecia & c.) devono pagare un tasso più alto rispetto a quello di debitori al momento più affidabili (es. la Germania, ed è per questo che si allarga lo spread Btp/Bund). Nel frattempo chi ha in mano i titoli di stato a lungo termine si trova con perdite consistenti. Ad esempio un BTP decennale vale oggi circa il 10% in meno rispetto ad un anno fa. Ed un trentennale circa il 15% in meno. Cosa ci dicevamo negli scorsi mesi, sconsigliando questa tipologia di operazioni, apparentemente sicure? (cito frasi delle e-mail inviate un semestre fa) “I prezzi di qualunque obbligazione variano sensibilmente rispetto al 100 di partenza” e per “i BTP vale il medesimo discorso”. “Attualmente i tassi sono ai minimi storici”.
“Per obbligazioni con durata di 10/15 anni un aumento di un punto dei tassi produce una svalutazione dell’8%. E se salissero del 2%? La svalutazione sarebbe del 16%. Il titolo varrebbe quindi 84.” “Le obbligazioni ed i Titoli di Stato non sempre sono sufficienti a difendere realmente i propri risparmi”. “I tassi saliranno e quindi sarà da evitare il mondo obbligazionario. Chi proprio non riuscirà a farne a meno dovrebbe cercare di orientarsi sulle scadenze brevi, meglio ancora se brevissime”. “Quindi in conclusione: tassi in salita. …evitare come la peste le obbligazioni a medio/lungo termine. Ci accorgeremo fra un po’ di tempo che ciò che oggi sembra allettante non sarà stato un buon affare”. Semplicemente quel momento è arrivato.
La puntata successiva? Quando i nostri tassi saranno arrivati ad un differenziale più congruo, cominceranno le pressioni su altri Stati (fino a Germania e USA), per far aumentare anche i loro tassi. Ed anche in questo caso i BTP e le obbligazioni seguiranno la scia e perderanno ulteriore valore. Quali soluzioni per difendere i risparmi? Le medesime suggerite negli ultimi mesi.
Seguire la scia della crescita economica internazionale e della conseguente (molto probabile) inflazione, diversificando a livello mondiale con appositi strumenti azionari e immobiliari, oltre che sulle materie prime. Naturalmente, secondo le esigenze individuali.
Un caro saluto.
Filippo De Nicolo – Family Banker Spv
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