Ordini Cavallereschi Crucesignati

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giovedì 22 dicembre 2011

POLLICE VERSO,DI VENANZIO TRAVERSA, GIORNALISTA

L’umorismo è una forma di intelligenza. Non tutti lo comprendono
anche tra chi si ritiene intelligente (Achille Campanile)
George Simenon, Poirot, Agatha Christie scusatemi, non ricordo chi sia di voi l’autore
di Assassinio sul Wagon Lit. Ricordo però che da Maestri del “giallo” eravate bravi a
tenerci sempre col fiato sospeso per farci poi scoprire l’autore del delitto solo nell’ultima
pagina dei vostri romanzi . Nessun mistero invece nell’altro giallo tutto nostro, del
dirottamento sul binario morto con addio del servizio vagoni letto dal Sud. Nelle pagine
di Trenitalia apparse in tutte le stazioni l’assassino si riconosce subito. E’ lui, Moretti
l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Comatoso. Guarda un po’, s’è
sfogato con Bossi, che strane pretese questo Mezzogiorno che vuol viaggiare comodo
anche a Mezzanotte ed oltre. Bravo, proprio un grazioso regalo di Natale a noi del Sud.
Venirci a dire brutalmente che se volete partire di notte ed arrivare di giorno ben
riposati a Milano, Torino e di lì a Parigi o Stoccarda d’ora poi dovrete dimenticarlo. Su al
Nord ci arriverete invece da morti di sonno, con le gambe rattrappite, dopo aver dormito
in piedi nei corridoi ed imprecato per la fila davanti alle ritirate sempre occupate. C’è di
peggio, oltre al servizio sono stati “soppressi” anche una settantina di lavoratori, gli
angeli che ci davano la buona notte, che ci mettevano a cuccia nelle cuccette, che per
sicurezza ci chiudevano a chiave lo scompartimento. Ora è finita, per noi quei vagoni
che ci facevano sognare l’Orient Express, la Valigia delle Indie sono morti, un ricordo.
Chiamateli dunque Vagoni Lutto. Peccato, non potremo immaginare le stesse avventure
del grande Totò, la sua presa in giro con tocco e ritocco dell’onorevole Trombetta e
della sorella maritata che fa Trombetta in Bocca. Altro che ridere, non ci resta che
piangere. Quanto ai treni degli altri e chi se la passa meglio se la Germania è più che
mai la locomotiva d’Europa allora l’Italia cos’è? Oggi non so; sino a ieri era un lungo
vagone lettone con o senza Putin in partenza da Palazzo Grazioli ed arrivo ad Arcore.
Caro Moretti, il Sud sul quel treno con vagone letto a più piazze però c’era. Grazie alle
Escort, quelle a scompartimenti sempre aperti che hanno fatto tanto sognare chi ci
montava sopra.Molti nemici molto onore - E’ anche ilmio motto – Aveva ragione quel
maledetto del Ventennio.Questa manovra non s‘ha da fare. Possibile che gli italiani, almeno quelli
che pagano tutto e di più siano costretti a mettersi nei panni di DonRodrigo e mandare avanti due “bravi” poco credibili come Di Pietro e Bossiper farlo capire al nostro Don Abbondio Monti, amorosamente accuditodalla Perpetue del Pdl, Pd ed Udc? Ma c’è di peggio: che a dar man forte alcelebrante della Bocconi c’è l’Innominato che poi innominato proprio non è
visto che ha la faccia tosta di farsi vedere ancora in giro e pontificare a
vanvera come negli ultimi anni. Chi lo convertìrà? Sarà difficile, vallo a
trovare un sant’uomo che gli concederà il suo perdono. Chi ci salverà poi
dalla peste economica prossima ventura, dagli untori Goldman & Sachs,
Moody e da altre agenzie iettatrici come diavolo si chiamano? Chi ci salverà
dalle orde dei nuovi lanzichenecchi che incombono e caleranno da
Bruxelles, Strasburgo e Francoforte per fare terra bruciata e buoni affari a
nostre spese? Chi impedirà ai monatti al loro seguito di sbatterci sulle loro
carrette ancora vivi ed in età non ancora pensionabile e portarci al macero?
Caro Manzoni, altro che Ei fu, l’ode a Napoleone. Qui c’è poco da lodare e
molti da condannare perché tra poco Noi italiani fummo: almeno quelli che
vivono solo del loro lavoro e d’una pensione. Per cui caro Don Lisander,
rimettiti al lavoro non per scrivere i nuovi Promessi Sposi ma un tristissimo
Promesse Mancate (agli italiani). E non scomodarti, non andare sino a
Firenze per risciacquare i panni in Arno. Sarà sufficiente il mare di lacrime
che tra poco verseranno milioni di concittadini.Un vero giornalista deve dare ogni giorno un dispiacere a qualcuno(Benedetto Croce)
Anniversari e Presepi. A Bari nel 1931 “Natale in casa Cupiello” dei Fratelli De
Filippo. Oggi un freddo “Natale in casa Monti” per molti italiani. Ai quali oltre ‘o
presepe non piace la sua manovra. Dobbiamo pazientare per 14 anni prima di
arrivare a “Napoli milionaria”e aspettare che a dà passà ‘a nuttata?
A proposito di pipì negate nei locali pubblici, fatevi un giretto in alcuni bar del
centro alle spalle del Comune dalle parti di via Piccinni e via Abate Gimma e ne
sentirete e vedrete delle belle. Neanche se prendi una consumazione ti fanno andare
nel bagno puntualmente “guasto”con tanto di cartello. Da maleducati certi gestori
se vedono un cliente pagante, un anziano Under od Over Ottanta se non lo cacciano
poco ci manca. Brutalmente gli dicono in faccia in partenza che è uno
sporcaccione e che può farsela anche sotto, ma fuori del locale. Comune e
Federcommercianti intanto continuano a dormire. Si prega di non disturbarli.
L’ex nostro Premier è andato la settimana scorsa in Francia a Marsiglia al congresso
del Partito Popolare europeo. La Marsigliese l’ha cantata, se poi se l’è fatta
nessuno l’ha saputo.E se fra due anni dopo Monti gli italiani chiamassero a fare il Presidente del
Consiglio lo zio di Bonanni quello che non capisce un tubo di economia e che la
manovra l’avrebbe fatta meglio del bocconiano? Può darsi che riusciremmo a
cavarcela. Però decidiamo subito prima che gli iscritti eleggano segretario della Cisl
lo zio di Bonanni. Forse le cose di quel Sindacato andrebbero meglio.
Venanzio Traversa giornalista dal 1947
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