Ordini Cavallereschi Crucesignati

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venerdì 19 dicembre 2014

LEGIONE CARABINIERI PUGLIA-COMANDO PROVINCIALE DI BARI

CONTRASTO AL LAVORO NERO. I RISULTATI DEL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI BARI.La stretta collaborazione avviata a fine 2013 con la Direzione Territoriale del Lavoro, ma anche con tutte altre agenzie locali e governative coinvolte (INPS, INAIL, SPESAL, ASL), hanno consentito di ottenere tangibili risultati in tema di contrasto al lavoro nero e emersione del fenomeno. Centinaia i carabinieri impiegati assieme agli Ispettori del lavoro e al personale delle altre agenzie.
Dall’inizio dell’anno, in ambito provinciale Bari e BAT sono stati conseguiti i seguenti risultati:
300 le aziende e gli esercizi commerciali controllati;;
200 i lavoratori irregolari individuati;
150 le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria;
200 le contestazioni amministrative;
1.000.000 di euro di sanzioni pecuniarie elevate;
25 le proposte di chiusura di esercizi o aziende.
Da sottolineare anche il sostegno fornito dalla Regione Puglia che, con apposito protocollo d’intesa, a messo a disposizione delle Prefetture di Bari e BAT fondi da destinare ai servizi di contrasto nel settore, la cui pianificazione è ancora in corso nell’ambito di due task force create presso i suddetti Uffici Territoriali del Governo a cui l’Arma partecipa attivamente.CONTRASTO AL GIOCO D’AZZARDO. I RISULTATI DEL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI BARI. 460 ATTIVITA’ CONTROLLATE, 24.000 EURO DI SANZIONI ELEVATE.Il fenomeno del gioco d’azzardo è diventato un vero e proprio pericolo sociale che provoca dipendenza, con la conseguenza di incidere sulle già precarie condizioni economiche di numerose famiglie e di alimentare non solo il numero dei furti e delle rapine ma anche la criminalità organizzata attraverso il riciclaggio di denaro sporco, con effetti perversi e dannosi sull’intera società e sull’economia.
Per arginare il fenomeno i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, in stretta collaborazione con personale specializzato dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, hanno pianificato una serie di specifici servizi finalizzati al contrasto del gioco d’azzardo ed emersione del gioco illegale e del riciclaggio di denaro sporco.
L’attività nel corso della quale sono stati effettuati mirati controlli a sale giochi, centri scommesse, sale slot, circoli privati ed esercizi pubblici  abilitati alla gestione di apparecchi elettronici da intrattenimento con vincite in denaro nelle province di Bari e BAT ha portato al conseguimento dei seguenti risultati:
460 le attività ispezionate;
14 le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria;
30 le violazioni penali e amministrative contestate;
24mila euro le sanzioni pecuniarie elevate;
3 attività sequestrate. 
220 MILIONI DI EURO DI BENI SEQUESTRATI DAL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI BARI NEL CORSO DEL 2014
 Ammonta a circa 220 milioni di euro il totale dei beni sequestrati e confiscati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari nel corso del 2014. Il sequestro dei beni di provenienza illecita costituisce senz’altro uno strumento cardine nella lotta alla criminalità, comune e organizzata. Grazie all’eccellente sinergia con i Tribunali di Bari e Trani è stato possibile ottenere importantissimi provvedimenti di sequestro anticipato che hanno confermato l’efficacia delle norme introdotte dal c.d. Codice delle Leggi Antimafia e delle Misure di Prevenzione (D.Lgs 159/2011) che ha esteso la disciplina inizialmente prevista per i reati di mafia a molti altri gravi reati. Inoltre, non vanno dimenticati i sequestrati preventivi disposti dagli Uffici G.I.P. dei Tribunali di Bari e Trani nell’ambito delle numerose indagini su gravi reati svolte nel 2014 dai Carabinieri.
La differenza tra i due canali di sequestro è così riassumibile:
il sequestro anticipato viene disposto dalle Sezioni Misure di Prevenzione dei Tribunali e non si basa su un’indagine penale ma colpisce soggetti ritenuti socialmente pericolosi, principalmente sulla base dei trascorsi criminali, che hanno un patrimonio sproporzionato rispetto al reddito bassissimo che spesso dichiarano;
il sequestro preventivo è una misura cautelare che viene adottata dal G.I.P., quando le indagini dimostrano che un soggetto accusato di gravi reati (associazione di tipo mafioso, tratta di persone, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, usura, riciclaggio, traffico di sostanze stupefacenti, ecc...) ha un patrimonio sproporzionato rispetto al reddito, potendosi quindi presumere che tali beni siano stati accumulati grazie alla commissione dei reati per cui si indaga.
Di seguito l’elenco dei principali sequestri effettuati nel corso del 2014:

08.10.14, Nucleo Investigativo, sequestro beni mobili e immobili pari a 100 milioni di euro in Andria, Bitonto, Foggia e Gallipoli riconducibili ad un imprenditore andriese 60enne. Si tratta di 4 società e relativi complessi aziendali del settore immobiliare e del commercio estero, 14 unità immobiliari, 18 autovetture e disponibilità finanziarie giacenti presso 20 istituti di credito nazionali e quote societarie;

14.03.14, Nucleo Investigativo, sequestro beni pari a 53 milioni di euro riconducibili ad un 59enne di Modugno, vicino al clan Mercante. Tra i beni figurano centinaia di slot, 6 società di commercio all’ingrosso, una società di gestione di un bar pizzeria, 13 immobili, due terreni agricoli, 13 auto;

25.01.14, Nucleo Investigativo, confisca beni mobili e immobili pari a 43 milioni di euro ad Altamura, Venosa e Gravina in Puglia riconducibili ad un pregiudicato 59enne contiguo al clan “Mangione-Gigante-Matera. Tra i beni 92 immobili, 5 aziende (tra cui sala ricevimenti “La dimora del Barone” di Altamura, il ristorante “Le Meraviglie Poetiche” di Gravina in Puglia, la sala ricevimenti “Il Guiscardo” di Venosa), 29 rapporti bancari , 6 autovetture e 1 Harley Davidson e 12 quote sociali;

11.11.14, Nucleo Investigativo, sequestro beni pari a 8 milioni di euro a Bari e Lanciano riconducibili ad un imprenditore già sorvegliato speciale di P.S. condannato per associazione a delinquere finalizzata alle estorsioni. Tra i beni sequestrati una società immobiliare, una che si occupa di ristorazione e una ditta che gestisce i servizi di portierato, un fabbricato, automezzi, disponibilità finanziarie e due aziende che si occupano della produzione e commercializzazione di slot machine;

03.03.14, Nucleo Investigativo, confisca beni mobili e immobili pari a 10 milioni di euro a Bari riconducibili ad un 58enne sorvegliato speciale vicino al clan Parisi. Tra i beni figurano catene di bar-gelaterie, bar tabacchi del capoluogo, 2 società, 4 appartamenti, 8 auto;

29.01.14, Compagnia di Andria, confisca beni mobili e immobili pari a 4 milioni di euro ad Andria, Foggia e Margherita di Savoia. I beni sono riconducibili ad un 58enne andriese, contigua al clan “ex Pastore”. Tra i beni 2 società di gestione di stazioni di servizio per la distribuzione di carburante, 1 ristorante pizzeria, 1 sala giochi ed una autorimessa, 6 immobili, 4 imprese, 3 quote societarie, 26 conti correnti, 6 polizze assicurative, 4 terreni e 4 auto-motoveicoli;

21.03.14, Nucleo Investigativo, sequestro beni pari a 3 milioni di euro a carico di un 59enne di Modugno, ritenuto vicino al clan “Mercante”. Tra i beni figurano 2 capannoni industriali e 1 immobile adibito a ufficio;

07.10.14, Compagnia di Andria, confisca beni mobili e immobili pari a 1,5 milioni di euro ad Andria riconducibili ad un 39enne andriese ritenuto vicino al clan “Campanale”. Tra i beni una masseria di lusso completa di arredi, impianti tecnologici e suppellettili di pregio, 3 appartamenti, un fabbricato rurale, 2 terreni agricoli, 2 autovetture, 1 motociclo oltre a preziosi;

23.10.14, Compagnia di Andria, sequestro beni mobili e immobili pari a 1,5 milioni di euro  nei confronti di un pluripregiudicato 43enne del luogo, ufficialmente bracciante agricolo ma ritenuto responsabile di fare parte di una banda che rapinava tir. Tra i beni una villa di lusso, un appartamento, tre appezzamenti di terreno (tutti ad Andria), 2 autovetture, 2 motocicli, una impresa agricola individuale e 8 conti correnti;

21.11.14, Nucleo Investigativo, eseguita una O.C.C. a carico di 18 soggetti capeggiati da un 58enne andriese, ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di droga e detenzione e porto abusivo di armi. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati beni mobili e immobili per 1,5 milioni di euro tra cui 4 unità immobiliari, 6 autovetture, 2 autocarri, 2 motocicli e disponibilità finanziarie giacenti presso 9 Istituti di Credito.

07.03.14, Nucleo Investigativo, sequestro beni mobili e immobili pari a 1 milione di euro nel comune di Toritto riconducibili al 70enne Cosimo Zonno. Tra i beni figurano una cartoleria, sala giochi, centro scommesse, appartamento, un garage, tre auto;

04.06.14, Nucleo Investigativo, sequestro beni pari a 1 milione di euro riconducibili ad un 59enne pregiudicato canosino già arrestato per usura ed estorsione. Tra i beni figurano 7 unità immobiliari, 2 auto, 5 conti correnti;

10.07.14, Compagnia di Andria, sequestro beni pari a 1 milione di euro a carico di un 46enne del luogo. Tra i beni 1 appartamento di lusso, 2 autovetture, 4 motocicli, 1 attività commerciale, quote societarie e disponibilità finanziarie;

25.07.14, Nucleo Investigativo, sequestro beni pari a 700mila euro a carico di un 45enne pregiudicato di Toritto, ritenuto vicino al clan “Zonno”. Tra i beni 1 villa, 1 fondo rustico e quote societarie relative ad un centro benessere;

06.02.14, Compagnia di Altamura, sequestro beni mobili e immobili pari a 500mila euro a carico di un 45enne del luogo. Tra i beni due immobili, compendi aziendali relativi a due società commerciali, autoveicoli e rapporti bancari;

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