Dott. Pietro
VITALE, historique-médiéval
Jurnalist-ècrivain
Directeur de bolg internationale
www.legestadellacavalleria.blogspot.com
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“!Vieni a trovarmi se puoi fra un taxi ed una
telefonata tra un contratto e un'arrabbiatura tra un giornale e una preghiera
tra un film e un aperitivo vieni a trovarmi finché sono vivo una mattina una sera scambiamoci un sacco
d'idee sbagliate invecchiamo un'ora insieme”.
(Marcello Marchesi, A
l'unico amico)
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di Alessandro MEZZANO
Sarà
senz’altro capitato anche a voi di osservare come questi giocattolini da gregge
umano siano diventati una ossessione sociale e come, ovunque andiate, in tram,
nei bar, nelle scuole, nelle sale d’aspetto, nei negozi, ed addirittura anche
in chiesa, vediate gente indaffarata a sfogliare, digitare, scorrere e guardare
questi mostricciattoli tecnologici come se da ciò dovesse dipendere la loro
vita..! E’ una forma
di rimbecillimento generale che assomiglia tanto ad una droga tecnologica con
estasi informatiche e crisi di astinenza. Nessuno che ne denunci la pericolosità per l’equilibrio psichico delle
persone che assume le forme di una vera e propria dipendenza, né per le
situazioni in cui la disattenzione può portare ad incidenti anche gravi. Un esempio per tutti quello, riportato dalle cronache,
della madre che, giocando con lo smartfone non si era accorta che il suo
piccolo bambino stava per affogare nella vasca da bagno.. Sarà perché viviamo comunque in una società abbastanza
alienata, sarà perché, data la capillare diffusione degli Smartfones che si
vendono a miliardi di esemplari il mercato che rappresentano, compreso quello
dei consumi telefonici collegati, è tale da sopire qualsiasi critica e
qualsiasi allarme, fatto sta che nulla traspare e nemmeno i giornali che
solitamente sono ( quando gli conviene ) fustigatori di costumi, tacciono con
un assordante silenzio sull’argomento. Vedere quattro o cinque amici al bar, seduti al tavolino che invece di
parlare discutere o litigare come da sempre gli amici hanno fatto, sono immersi
nello sfogliare questi aggeggi demoniaci fa veramente pena e mette paura..! Se fosse per noi li proibiremmo per legge, ma si sa
noi siamo dei retrogradi fascistoidi e non abbiamo il senso del progresso
sociale ed economico per potere capire il mondo moderno ..!! Sarà vero ma noi siamo convinti che smettere di
socializzare attraverso il contatto umano, il dialogo, il confronto con gli
altri sia alla lunga un fattore che porta verso l’alienazione e che
l’isolamento, già evidente per altri motivi nella nostra società, non possa che
peggiorare con l’uso ossessivo di questi giocattoli da gregge umano che sono
gli smartfones. Naturalmente
in un mondo super materialista come questo che privilegia il denaro sull’uomo
ed il profitto sul sociale, le speranze di guarire da questa ossessione
tecnologica sono quasi nulle.Come abbiamo detto più volte ci vorrebbe una
rivoluzione totale, ma dubitiamo fortemente che una generazione di
rincoglioniti dagli smartfones sia, non solo in grado di farla, ma nemmeno in
grado di capire che si dovrebbe fare..!!
Alessandro Mezzano
E’ di questi giorni la notizia che a San Remo la
guardia di finanza ha arrestato, o denunciato o indagato centinaia di
dipendenti comunali che, dopo avere timbrato il cartellino d’ingresso, se ne
andavano per i fatti loro e addirittura facevano segnare degli straordinari
nonostante la loro assenza. E’ la solita
storia che si ripete da anni senza che nessuno abbia provveduto ad una reale
azione di controllo e di contrasto come dimostra il ripetersi continuo del
fenomeno. Meno male che
ogni tanto questi mascalzoni vengono stanati e pagano per la truffa che
compiono a danno dell’ente per cui fanno finta di lavorare e dei cittadini che
pagano i loro stipendi con le tasse.
Purtroppo il
malvezzo è MOLTO più diffuso di quanto non appaia dalle cronache e senza volere
fare del catastrofismo, noi siamo convinti che esso sia abbastanza
GENERALIZZATO nel settore del pubblico impiego dove non c’è un “padrone” e dove
la filosofia generale di chi sarebbe responsabile dei controlli è quella del
“..non ti impicciare..”Ricordiamo una esperienza personale di alcuni anni fa
quando ci recammo, per ricercare l’indirizzo di un conoscente, in un comune
Calabrese. Ebbene in
TUTTO il municipio non trovammo nemmeno un impiegato nonostante l’orario di
lavoro ed avremmo potuto tranquillamente portare via documenti, macchine da
scrivere, computer o addirittura mobili senza trovare il minimo ostacolo..!! Ma al di là dell’episodio occorsoci, le cronache, e
l’esperienza di ciascuno di noi prova che il malcostume è molto diffuso su
tutto il territorio nazionale e sarebbe senz’altro il caso che i cittadini
presentassero puntuali denunce alla magistratura per indurla ad ordinare le
indagini del caso e reprimere questo fenomeno malavitoso che, oltre a
costituire un cattivo esempio, è fonte di danni ingenti per l’erario. Non ultimo sarebbe il caso di perseguire anche i
responsabili che hanno permesso tale fenomeno omettendo i controlli cui erano
tenuti per la responsabilità delle loro posizioni! La macroscopicità del fenomeno è anche provata dal
rapporto numero di impiegati pubblici per numero di cittadini che in Italia è
parecchio superiore alla media Europea, segno che, per sopperire alle assenze,
si devono assumere impiegati in numero superiore al necessario ..!! Il tutto quando la crisi e la cattiva amministrazione
della cosa pubblica fanno mancare i soldi per la sanità, la sicurezza, la
scuola ed i servizi sociali ed è scandaloso che queste carenze siano trascurate
a causa di alcuni mascalzoni che truffano e mangiano pane a ufo..!! Alessandro Mezzano
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