Ordini Cavallereschi Crucesignati

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sabato 13 ottobre 2007

Il DG Elio Loiodice mi ha dato fiducia...

news n.12
News > Emergency water: non Tema distrettuale, ma Emergenza mondiale!
(1.8.07 - Luciano Mallima Responsabile Distrettuale Service Emergency:water”)

Qualche volta basta un articolo di giornale, sfogliato distrattamente, per iniziare un’avventura che potrebbe salvare migliaia di persone. E’ la storia di “Emergency: water”, la proposta di service Distrettuale presentata all’ultimo Congresso di Andria dal Lions Club New Century “Bari Mediterraneo” e approvata dai delegati con oltre il 70% di voti. Un’idea nata nelle pagine del newsmagazine americano TIME nel novembre del 2005, quindi oltre 2 anni e mezzo fa. Ricordo che mi rimase impresso non tanto che ci fosse un’azienda danese che produceva dei dispositivi in grado di depurare 700 litri di acqua, ma che questo dispositivo costasse solo 3 dollari e mezzo! Così è nato questo progetto, partendo da uno strumento chiamato “Lifestraw” (letteralmente cannuccia di vita) che è stato poi battezzato un po’ da tutti “il service delle cannucce”. Ricordo che ne parlai immediatamente con Sergio Maggi che condivise con me la visione che poteva essere un’opportunità di service estremamente importante per il nostro Distretto, incoraggiandomi ad andare avanti nello sviluppo del project. Da allora, è stato necessario che passasse un anno prima di poter presentare la proposta di service distrettuale, periodo nel quale ho ricercato informazioni, contattato il produttore, parlato con amici Lions e interpellato l’UNHRD, ovvero il deposito di risposta umanitaria delle Nazioni Unite di Brindisi, con cui ho verificato la fattibilità del progetto.
Il DG Elio Loiodice, mi ha dato fiducia nell’affidarmi la conduzione del service, ma il lavoro per portarlo a termine dovrà necessariamente riguardare tutti. Non si tratta di una semplice raccolta fondi, ma di implementare una struttura in grado di attivarsi nell’arco di poche ore e di inviare grandi quantitativi di questi depuratori nelle aree del terzo mondo dove, a causa di emergenze naturali improvvise ed imprevedibili, come anche in zone di crisi permanente, sfruttando da un lato quella meravigliosa infrastruttura organizzativa per la gestione delle emergenze denominata “ALERT”, voluta dall’immediato presidente Internazionale Jimmy Ross, e dall’altro l’organizzazione logistica messa a disposizione dalla base UNHRD di Brindisi. Un service in cui il Lions del nostro Distretto si troveranno a comunicare ed operare con Lions di paesi del terzo mondo direttamente e senza intermediari, per realizzare il nostro scopo di servire l’umanità che soffre.
Capisco che possa essere di difficile comprensione immaginare come sia possibile raggiungere questo obiettivo decisamente ambizioso, e quindi voglio esemplificare come operativamente si svilupperà il progetto:
innanzitutto ci saranno due gruppi di lavoro che opereranno in maniera diversa per raggiungere l’obiettivo finale: quelli che io chiamo i “Found Risers”, ovvero i raccoglitori di fondi, Lions le cui principali attitudini siano quelle di saper organizzare e promuovere iniziative miranti la raccolta di somme da destinare al service, ed i “Project Managers”, ovvero tutti coloro che, in base a competenze professionali specifiche, si occuperanno di tutti gli aspetti operativi del service, dalla pianificazione della campagna istituzionale di marketing sociale, alla gestione dei contatti con i referenti ALERT delle nazioni a rischio, dalla realizzazione del sito web, alla stesura delle procedure operative da applicarsi in caso di emergenze, dallo stoccaggio dei dispositivi, alla loro consegna e distribuzione. Un’organizzazione complessa che dovrà essere in grado nell’arco di poche ore, di portare a destinazione e distribuire migliaia di depuratori. Non è impresa facile, ma con l’aiuto di tutti riusciremo a portarla a compimento.
Per essere ancora più chiaro, voglio spiegarvi cosa accadrà in un caso ipotetico:
in Africa equatoriale, precipitazioni piovose eccezionali hanno causato lo straripamento di alcuni fiumi con la conseguente alluvione di ampie aree di territorio. Le popolazioni che vivono in quelle zone, si trovano improvvisamente senza acqua potabile contaminata fra l’altro, da cadaveri di animali e diffusione di organismi batterici fecali. Alla notizia dell’evento, immediatamente viene contattata la base ONU di Brindisi che provvede a fornire informazioni dettagliate sulla situazione (numero di persone coinvolte, interventi già in essere da parte di eventuali organizzazioni internazionali sul posto, possibilità di raggiungimento delle aree interessate, ecc.). In base ai protocolli operativi precedentemente concordati fra i Lions del nostro Distretto e quelli sul posto (ALERT), si avviano le procedure operative che prevedono il trasferimento via aerea dal deposito di Brindisi all’aeroporto più vicino alle zone disastrate, di un determinato numero di depuratori. Questi saranno accompagnati da un piccolo gruppo di Lions del nostro Distretto che si occuperà della consegna ai Lions locali o ad altre organizzazioni (Croce Rossa, Mezzaluna Rossa, Esercito, organizzazioni ONU, altre ONG, ecc.) che si occuperanno a loro volta, della distribuzione alle popolazioni del posto, fornendo inoltre le istruzioni di utilizzo e la data di scadenza del prodotto dal primo utilizzo.
Tempo trascorso dall’inizio dell’emergenza alla consegna: massimo 72 ore!
L’obiettivo è ambizioso e la sua realizzazione difficile, ma abbiamo tutto quello che ci serve: organizzazione, strutture, professionalità. Dobbiamo aggiungere solo un’elemento, ovvero quello che Don Milani chiamava lo spirito dell’I CARE, ovvero mi prendo cura, mi interesso, mi impegno. Senza questo, non solo il progetto “Emergency: Water” non potrà realizzarsi, ma qualsiasi altra attività decideremo di intraprendere.
Solo grazie all’I CARE potremo realizzare il nostro WE SERVE. Buon lavoro a tutti

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