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mercoledì 30 gennaio 2008

Carolina Kostner si conferma regina...

Carissimo Pietro,come avrai potuto notare, il pattinaggio su ghiaccio è una mia grande passione, e non sono riuscita ad esimermi dallo scrivere qualcosa sulla competizione europea terminata con la vittoria di Carolina.Spero che un ulteriore articolo sul pattinaggio non risulti "eccessivo" per una pubblicazione locale dove, sicuramente, questa disciplina sportiva non sarà lo sport nazionale. A fine marzo ci saranno i mondiali... poi prometto che non scriverò più nulla a riguardo per un bel pò di mesi!Un abbraccio,Alessandra p.s. nelle foto Carolina ha due differenti costumi perchè quello viola l'ha indossato durante l'esibizione del programma corto, mentre quello rosa è del giorno seguente del programma lungo.
Trionfo Azzurro a Zagabria

Carolina Kostner si conferma la regina continentale trionfando a Zagabria con la conquista del suo secondo titolo Europeo, per di più consecutivo. Si è presentata più brava, più tesa, persino più capace di sbagliare visto che entrambi i programmi, il corto e il libero, non sono andati del tutto lisci.
Il livello tecnico degli elementi presentati è “di chi fa la differenza”. Oltretutto, è evidente che Carolina ha imparato ad usare la testa: è rimasta fredda come il ghiaccio sotto i suoi pattini ed ha saputo giocare sapientemente in difesa. Nonostante il nervosismo con il quale è scesa in pista, ha gestito molto bene lo stress da competizione, pensando attentamente a cosa e come fare.
È stata un’eccellente prova di maturità, dimostrandosi più furba e cosciente rispetto al passato. Considerato il futuro che attende la nostra brillante campionessa azzurra, è una qualità preziosa l’aver imparato a gestire “l’attimo”, sinonimo di vittoria o sconfitta, sfruttando ogni situazione a proprio vantaggio.
Il prossimo appuntamento importante è per fine marzo, con i Campionati Mondiali che si svolgeranno in Svezia. Qui Carolina si ritroverà a fronteggiare le asiatiche ed a contrastare il baby boom americano anche se, l’investimento, è a lungo termine, dato che il vero obiettivo da centrare è nel 2010 con le Olimpiadi.
Da sottolineare, oltre al bis dell’oro del singolo femminile, è l’intera spedizione azzurra: tredici atleti italiani ad una manifestazione internazionale di pattinaggio, non li ha mai visti nessuno. Per di più, tutti hanno ottenuto risultati degni di nota, segno di un cosiddetto “sport minore” che finalmente sta crescendo e prendendo piede anche in Italia.
Ma i successi, da soli, non bastano. Come ha segnalato Nicoletta Petrini, vice presidente della Federazione di Pattinaggio, è giunto il momento di dare una scossa all’intero ambiente, perché l’Italia del pattinaggio inizia e finisce al nord, ostinandosi ad ignorare i tanti potenziali atleti del centro – sud. Problema che si trascina già dall’anno precedente, visto che sono stati ottenuti degli ottimi risultati in pista, con la speranza di maggiori iniziative, e nella capitale, e nel meridione.
L’Italia si distingue, come sempre, per le sue anomalie. Nelle Olimpiadi del 2006 ha scoperto uno sport completo ed elegante creando, di punto in bianco, una domanda altissima. I vari club di pattinaggio oggi pululano di iscritti, in alcuni casi superando quota mille, eppure, salvo in poche realtà, non esistono gli impianti dove allenarsi.
Abbiamo un potenziale enorme e sarebbe un vero spreco non sfruttarlo. Il problema esiste e, nella migliore tradizione italica, si continua ad ignorarlo. Errare è umano, perseverare è diabolico.
Alessandra Prioli

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