Ordini Cavallereschi Crucesignati

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martedì 8 dicembre 2009

GEMELLAGGIO DEI LIONS TRA VENEZIA LIDO E MELVIN JONES

Il Direttore dott. Pietro Vitale - Giornalista e scrittore - Tessera Ordine Naz. dei Giornalisti n.116644
“Prima di desiderare fortemente una cosa, bisogna verificare quanto sia felice chi la possiede”. (François de La Rochefoucauld)
“Solo per servire”
D.G. Licia Bitritto Polignano
Il Lions Presidente, Margherita COLAFEMMINA del L.C. Bari Melvin Jones ha organizzato un Meeting Interclubs per una Cerimonia di Gemellaggio tra il Presidente del L.C. Venezia Lido Lions, Libero TALLI. Il prestigioso evento si è svolto all’interno del Palazzo Fizzarotti C.so Vitt. Emanuele, 193 in Bari - il 04/dicembre/2009, alle ore 18.30. (abito scuro)
All’evento interverranno i Soci dei Clubs ed i rispettivi Presidenti:
L.C. Bari Melvin Jones – Margherita Colafemmina (Club trainer)
L.C.Bari Host - Mimmo Pellegrino.
L.C. Bari Levante - Giulia Romito.
L.C. Costanza d’Altavilla – Pasquale Amodio.
L.C. Massafra Mottola – Giuseppe Luigi Convertino.

Tema del Meeting Interclubs
Relazioni tra Bari e Venezia all’epoca della traslazione del Santo di Myra.

Nel corso della serata inoltre si svolgeranno interventi programmati sia sul Tema di Studio distrettuale (“Valorizzazione delle risorse culturali e naturali del nostro territorio per assicurare un processo di sviluppo…)” sia per la Cerimonia di Gemellaggio tra i due Clubs: Bari-Venezia, di cui prederanno parte agli interventi illustri relatori:

Prof. Cosimo Damiano Fonseca ( Acc. Dei Lincei, Lion d’onore del L.C. Massafra Mottola Le Cripte.
Lions Giuseppe Di Benedetto ( Coord. Distrettuale per la trattazione del Tema
Lions Vincenzo Colucci (Presidente del Distr. 108/AB per i Gemellaggi del Multid.)

Interverranno per le conclusioni:
Lions Ione Giummo (PCC Distretto Ta 39
Lions Rocco Saltino (VDG Distretto 108 AB)

Dopo il cerimoniale di rito ed il successivo tocco di campana del Presidente e, le presentazioni del Cerimoniere di Club, si sono aperti i lavori.

“lectio magistralis” – Prof. Fonseca in onore di San Nicola di Myra

Quando Myra cadde in mano musulmana, Bari (al tempo del dominio bizantino) e Venezia che erano flotte rivali nei traffici marittimi con l’Oriente, entrarono in competizione per il trafugamento in Occidente delle reliquie del santo. Una spedizione barese di 62 marinai, tra i quali i sacerdoti Lupo e Grimoldo, partita con tre navi di proprietà degli armatori Dottula, raggiunse Myra e si impadronì delle spoglie di San Nicola che giunsero a Bari il 9 maggio 1087.
Secondo la leggenda, le reliquie furono depositate là dove i buoi che trainavano il carico dalla barca si fermarono. Si trattava in realtà della chiesa dei benedettini (oggi chiesa di San Michele Arcangelo) sotto la custodia dell’abate Elia, che in realtà sarebbe diventato vescovo di Bari. L’Abate promosse tuttavia l’edificazione di una nuova chiesa dedicata al santo che fu consacrata due anni dopo da Papa Urbano II in occasione della definitiva collocazione delle reliquie sotto l’altare della cripta. Da allora San Nicola divenne patrono di Bari e le date del 6 dicembre, giorno della morte del santo, e 9 maggio giorno dell’arrivo delle reliquie furono dichiarate festive per la città. Il santo era anche presente, fino al XIX secolo, sullo stemma della città tramite un cimiero.
La reazione dei veneziani:

I Veneziani non si rassegnarono all’incursione dei baresi e nel 1099/1100, durante la prima crociata, approdarono a Myra, dove fu loro indicato il sepolcro vuoto dal quale i baresi avevano trafugato le ossa. Qualcuno rammentò di aver visto celebrare le cerimonie più importanti, non sull’altare maggiore, ma in un ambiente secondario. Fu in tale ambiente che i veneziani rinvennero una gran quantità di frammenti ossei che i baresi non avevano potuto prelevare. Questi vennero traslati nell’abbazia di San Nicolò del Lido. San Nicolò venne quindi proclamato protettore della flotta della Serenissima e la chiesa divenne un importante luogo di culto. San Nicolò era infatti il protettore dei marinai, non a caso la Chiesa era collocata sul Pèorto del Lido, dove finiva la laguna e cominciava il mare aperto. San Nicolò del Lido ternimava l’annuale rito dello sposalizio del Mare.
Orbene, vediamo insieme, cari amici Lions chi è San Nicola che tanto è venerato da una moltitudine di fedeli d’ogni razza e specie, nel mondo.

San Nicola nacque probabilmente a Pàtara di Licia, Tra il 206 ed il 280, da Epifanio e Giovanna che erano cristiani e benestanti. Cresciuto in un ambiente di ferde cristiana, perse prematuramente i genitori a causa della peste. Divenne così erede di un ricco patrimonio che impiegò per aiutare i bisognosi. Si narra che Nicola, venuto a conoscenza di un ricco uomo decaduto che voleva avviare le sue tre figlie alla prostituzione perché non poteva farle maritare decorosamente, abbia preso una buona quantità di fenaro. Lo abbia avvolto in un panno e, di notte. L’abbia gettato nella casa dell’uomo in tre notti consecutive, in modo che le tre figlie avessero la dote per il matrimonio. Un’altra leggenda non fa riferimento alle figlie del ricco decaduto, ma narra che Nicola, già vescovo resuscitò tre bambini che un macellaio malvagio aveva ucciso e messo sotto sale per venderne la carne. Anche per questo episodio San Nicola è venerato come protettore dei bambini.
In seguito lasciò la sua città natale e si trasferì a Myra dove venne ordinato sacerdote. Alla morte del vescovo metropolita di Myra, venne acclamato dal popolo come nuovo vescovo. Imprigionato ed esiliato nel 305 durante le persecuzioni anti-cristiani emanate da Diocleziano, Fu poi liberato da Costantino il Grande nel 313 e riprese l’attività apostolica. Non è cero che sia stato uno che sia stato uno dei partecipanti al Concilio di Nicea del 325, durante il quale avrebbe condannato duramente l’eresia dell’arianesimo, difendendo la fede cattolica, ma la leggenda ci tramanda che in un momento d’impeto prese a schiaffi Ario. Gli scritti di sant’Andrea DI Creta e di San Giovanni Damasceno ci confermano la sua fede ben radicata nei principi dell’ortodossia cattolica.
Nicola si occupò anche del bene dei suoi concittadini di Myra: ottenne dei rifornimenti durante una grave carestia e ottenne la riduzione delle imposte dall’Imperatore. Morì a Myra il 6 dicembre, presumibilmente dell’anno 343, forse nel monastero di Sion. Eventi prodigiosi a lui imputati e che si diffusero ampiamente in Oriente, a Roma e nell’Italia meridionale. Le sue spoglie furono conservate con gran devozione di popolo, nella cattedrale di Myra fino al 1087. Grande è la venerazione a lui tributata dai cristiani ortodossi.

Dopo lo storico Sposalizio tra il Mare e San Nicolò del Lido ora tocca a Noi Soci Lions del L.C. Bari “Melvin Joenes” “sposarci” tra Clubs. Cari amici Lions, è impossibile descriverVi la serata se non si è vissuta. Durante la cerimonia del Gemellaggio tra i due Clubs, grande è stata la moltitudine di persone, l’eleganza dei modi, gli atteggiamenti amicali, afflati, dei Lions Veneziani e dei nostri Lions di Puglia. Tutti hanno dato lustro alla già splendida cornice nella sala di Palazzo Fizzarotti. Non esagero se vi dico che, l’atmosfera era come se l’evento si fosse svolto in uno sfarzoso salotto del 700 veneziano.
alcune notizie sono prese navigando in internet.

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