Ordini Cavallereschi Crucesignati

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giovedì 15 dicembre 2011

CHARTER NIGHT, LIONS CLUB BARI HOST

THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS
LIONS CLUB BARI HOST 54° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONESede amministrativa del L.C. Bari Host: Sheraton Nicolas Hotel - Bari. Ilbollettino delle nostre riunioni l’addetto stampa: Pietro VITALE
Lions, Pietro Vitale - Giornalista e scrittore - Tessera Ordine Naz. dei Giornalisti n.116644
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“Uniti per servire meglio”
D.G. Avv. Luigi Desiati

“…in epoca di menzogna dire la verità è un atto eroico”

Carissimi amici Lions, tratterò questo pezzo in modo discorsivo e sobrio, come una riunione di famiglia. All’interno della prestigiosa sala dello Scheraton Nicolas Hotel in Bari, il giorno sei del mese di dicembre 2011, alle ore 20.00, il Presidente di Club Lions Pasquale Stufano con tutti i Soci e relative consorti, alla presenza del Governatore Distrettuale Lions Luigi Desiati, il Cerimoniere Distrettuale Anania Chiarelli, il Delegato di Zona Lions Pasquale Di Ciommo e consorti, ha celebrato la 54 Charter Night. Al prestigioso evento sono stati invitati, come tradizione, illustri ospiti. Numerosi Officer Distrettuali e Presidenti di Clubs con consorti e Past Governatori quale: Rocco Saltino, Antonio Covella, Mario Rinaldi, Giocchino Massarelli, Flora Lombardo Altamura.
Dopo il tradizionale tocco di campana del Presidente Stufano e le presentazioni della Cerimoniera Dora Bonante Lorusso, in ordine di successione prendono la parola: il Presidente Stufano, il Delegato di Zona Di Ciommo, il 1 vice Governatore Francesco Barracchia, il Past Governatore Rocco Saltino e, per concludere, il Governatore Distrettuale Luigi Desiati.
Il tema centrale disquisito dai relatori è stato improntato principalmente sull’argomento: “Cosa può dare oggi il Lionismo?”.
Orbene cari amici, non Vi nascondo che, durante i brevi interventi degli illustri relatori, non ho avuto modo di prendere nota scritta, perché tutti si sono espressi unanimi: per poter continuare la nostra “opera” tutti i Lions dovrebbero convogliare all’unisono come buoni “fratelli in amicizia”, verso coloro che sono bisognosi dei nostri Service.
Desidero intrattenerVi, analizzando il sostantivo dell’Amicizia dei Lions e, visto che, con la festa dell’immacolata entriamo ufficialmente nella festività del SS. Natale, permettetemi di ricordarVi come Gesù di Nazaret incontrasse le genti in Fraterna Amicizia, durante le Sue apparizioni. L’Amico Gesù si mostra per gli altri come un amico e considera il suo prossimo a questo livello. “Ha amato con cuore d’uomo”, dice la Gaudium et spes (n. 32).
La cristologia del passato, portata a sacralizzare il contenuto della rivelazione preferiva privilegiare i titoli della distanza, ponendo il Cristo in una posizione inaccessibile come Redentore, Signore e Figlio di Dio.Gesù vive le sue amicizie sul piano delle esperienza umana, destituzionalizzando e de-ideologizzando i rapporti. Ritrova ogni volta i suoi discepoli, anche dopo che questi non capiscono, gli sono di impaccio e persino lo tradiscono. La storia della sua amicizia con Lazzaro è ricca di particolare: frequenta la sua casa, si intrattiene con le sorelle, è colpito per la sua malattia e piange per la sua morte (Gv 15,13-15, quando Gesù rifiuta esplicitamente di inserire i suoi discepoli nella categoria dei servi e li chiama amici. Il risultato e la chiave di lettura è quello di comprendere in questa ottica tutti i contenuti della comunicazione. Or dunque, l’Amicizia, cari Amici Lions, diventa la chiave di comprensione che dà significato anche al gesto supremo della morte: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri Amici”
Ancora, nei Vangeli Gesù appare come uomo di Solidarietà, al punto che la sua convivenza con le categorie più malfamate è oggetto costante di dicerie e mormorazioni che secondo gli esegeti riproducono autentiche voci dei suoi comportamenti. L’incontro con Zaccheo, il peccatore emarginato, è particolarmente indicativo. Gesù supera le difficoltà della comunicazione leggendo a fondo il gesto del suo interlocutore di salire sull’albero e autoinvitandosi alla sua tavola. Qui, dando l’esempio un processo di relazione che tende non a dire, ma ad ascoltare, egli non pronuncia giudizi o soluzioni, ma si limita ad istaurare un clima di fiducia, di attenzione e di vicinanza. In questo modo il messaggio penetra da solo e l’uomo impara a leggere dentro di se. Nella solidarietà del Maestro, Zaccheo, scopre le proprie interruzioni alla fraternità, nella stima e nella fiducia che gli vengono donate, verifica e riscopre i propri errori: “ho peccato, ho rubato, sono stato un egoista, renderò a ciascuno il quadruplo di quello che ho tolto…”
Il punto di forza della solidarietà, dunque, è la relazione con la comunità umana. Essa non si limita a considerare le parti, non provoca solo incontri di cuori, “ma tende a superare il rapporto io-tu per relazionarsi con il TUTTO”. Da questo punto di vista, Gesù affronta il problema del singolo considerandolo all’interno delle strutture sociali del suo tempo. L’evidenza di questo orientamento emerge dal fatto che le autorità religiose lo consegnano come sobillatore e agitatore del popolo. Gesù non è un separato, un solitario, un intimista, non si chiude nel cerchio dei discepoli, ma si immerge nella società con tutto il suo peso delle sue opinioni.“In conclusione cari Amici Lions, e, per estensione, appunto in questa ottica pseudo-spirituale e pur realistica, nel convincimento che le idee possono essere concretizzate se veramente se ne ha la fede, i valori dei Service che abbiamo scoperto ed affermiamo, gli Scopi, gli Ideali dell’Etica Lionistica di umana convivenza per i quali faticosamente ci battiamo, il dominio della ragione sull’istinto, la capacità di distinguere interesse nel giusto anche a un duro prezzo dalla facile convivenza nell’egoismo ed altre sono le Virtù che possiamo leggere tra le righe degli esempi di episodi come quelli citati. Il messaggio, in definitiva, che i relatori, unanimi, che hanno espresso a tutti i Soci, è sempre lo stesso: possono cambiare le convinzioni ideologiche, i principi filosofico-religiosi e gli equilibri politici, ma non i fondamenti etici della persona e del genere umano… Perché la Fondazione dei Lions International non può fallire…” Buon Natale ed un felice Anno 2012. (Pietro e Maria).

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