Ordini Cavallereschi Crucesignati

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lunedì 25 gennaio 2010

GLI AMICI LIONS DI ROSARNO

Dott.Pietro VITALE
Giornalista-militare e scrittore
Tessera Ordine Naz. Dei
Giornalisti n.116644
Lions Clus Bari Host
(L’addetto stampa)

Un autorevole amico Lions del Nord mi ha mandato una e-mail sollecitandomi, in quanto giornalista, a scrivere un articolo sui Lions dal titolo: “Diamo nuove idee…al Lionismo.”

Leggo moltissimi articoli scritti sulla nostra Rivista The Lions sia nazionale che distrettuale, ed ho sempre avuto l’impressione di leggere sempre le stesse cose, magari camuffate in modo diverso ma sempre le stesse. Ad esempio sono ricorrenti le solite frasi: …è un atto dovuto continuare con l’aiuto nei confronti delle persone svantaggiate attraverso il finanziamento di progetti umanitari, in Tanzania o Burkina Faso, oppure: ad operare insieme per Servire meglio e ancora: manca l’armonia per qualsiasi progetto, anche il più nobile, non verrà mai realizzato…e, solo seminando solidarietà, potremo eliminare i veleni, le invidie, le ripicche personali, le miserie che possono essere presenti nell’animo umano….

Orbene, cari amici Lions, tutto il mondo è a conoscenza dei fatti deplorevoli di Rosarno, ridente cittadina che si trova sulla collina (mt. 64) e si affaccia come un balcone naturale sul porto di Gioia Tauro e sulla pianura circostante, in Calabria.
A tale proposito, osserviamo, prima di guardare lontano, i bisogni delle persone più vicine a noi.
In questi giorni, abili ed attenti giornalisti, commentatori e cronisti di tutto il mondo, sui i fatti di Rosarno, hanno detto che il Governo Italiano si deve vergognare di quello che è accaduto e che le istituzioni locali sono anche loro indifferenti e colpevoli di aver chiuso gli occhi per le condizioni animalesche in cui versano i nostri fratelli “negri”.

Cari amci Lions, prima che qualcuno debba dire anche a Noi Lions di vergognarci di essere rimasti indifferenti, consideriamo che la società è in continuo mutamento e, con la società, dovremmo mutare anche Noi. Per la necessaria solidarietà che tutto il mondo ci riconosce, verso i lavoratori africani o comunque di nazionalità diversa, propongo “di vivere nuove idee” e che i Lions Clubs, specialmente i Clubs locali, guardino un po’ più da vicini i nostri fratelli bisognosi.

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