di Adriano Rebecchi
Presidente Associazione Nazionale delle
Comunità Nazionalpopolari
Prendiamo atto con soddisfazione che la Gran
Bretagna ha votato per abbandonare l’Unione Europea (per inciso noi li avremmo
buttati fuori da tempo!).
La cosa ci fa molto piacere, perché gli Inglesi
hanno sempre remato contro l’Europa della quale facevano parte, hanno sempre
boicottato le Istituzioni europee (clamoroso quando hanno spiato le riunioni
dei Capi di Stato delle nazioni aderenti all’euro alle quali loro non
partecipavano) e, infine, perché la Gran Bretagna è sempre stata una propaggine
degli Usa in Europa.
Lasciamo all’euroscettico Nigel Farage le sue
stupide fanfaronate che oggi è “l’Indipendence day” e che “è caduto
il nuovo muro di Berlino che di fatto è l’euro” (del resto basta vedere chi
sono gli alleati di Farage in Italia!!) e facciamo invece nostra la lapidaria e
questa sì storica frase del Presidente della Commissione Europea Jean-Claude
Junker che ha ammonito : “chi è fuori è fuori”!
La tempesta (??) passerà e l’Europa unita supererà
facilmente i contraccolpi della Brexit ed i popoli europei assorbiranno in poco
tempo i danni causati da questa vicenda, ma l’Inghilterra dovrà pagarne le
conseguenze senza sconti, tatticismi e accomodamenti.
A questo punto la politica estera dell’Unione dovrà
concentrarsi su un solo obiettivo : l’indipendenza dalla Gran Bretagna della Scozia
e dell’Irlanda del Nord le quali hanno confermato la volontà di
staccarsi da Londra e di aderire all’Unione Europea e all’euro (a dimostrazione
sia in Scozia che in Irlanda del Nord hanno nettamente prevalso i filo europei).
E intanto cominciamo con il sostituire nei nostri
vocabolari e nella vita quotidiana tutti gli inglesismi di moda che storpiano
la lingua italiana.
Adriano Rebecchi
Presidente Associazione Nazionale delle
Comunità Nazionalpopolari
BREXIT
( 24-06-16 )
di Alessandro MEZZANO
Il referendum sulla
permanenza o meno dell’Inghilterra in Europa si è concluso con la vittoria del
partito del Brexit e la sconfitta di quello del Remain.
A noi fa piacere in primo
luogo per una questione di pancia.
Abbiamo fatto il Balilla e
ci ricordiamo ancora della “perfida Albione” e del “Dio strameledica gli
inglesi” di Silvius Appelius.
Sensazione di pancia che si
è poi fortificata negli anni quando abbiamo avuto modo di analizzare gli
atteggiamenti dell’Inghilterra verso il resto del mondo, sia negli ultimi
secoli che negli anni più recenti,
Arroganza, supponenza,
complesso di superiorità, dominio e schiavitù e poi, sempre, i bastoni tra le
ruote di qualsiasi Paese che volesse alzare la testa, dalla nostra avventura in
Abissinia, alla pretesa di controllo nel mare Mediterraneo, alle pretese di un
trattamento speciale e di favore quando è entrata in Europa.
Inoltre l’Inghilterra in
Europa è sempre stata il cavallo di Troia degli USA di cui sono da sempre
i soci ed i servitori.
Lo dimostra anche il
fervore e l’impegno con cui gli USA si sono spesi in questa campagna elettorale
per promuovere il partito del Remain, segno che stavano difendendo i loro
interessi che non sono i nostri quando addirittura non sono in contrasto con
essi!
Alcuni piccoli, ma
significativi elementi di differenze rispetto al resto dell’Europa, volute e
pretese per distinguersi, per essere diversi: guida a sinistra, rifiuto del
sistema metrico decimale, rifiuto dell’euro, religione di stato retta dalla
monarchia …
Ma al di là delle
motivazioni emotive, quello che ci allarmava e ci spaventava era il fatto che
tutti i poteri forti della finanza internazionale avessero, non solamente
tifato, ma prepotentemente interferito nella propaganda elettorale per convincere
gli Inglesi a votare per il Remain.
La borsa internazionale, i
capi dei governi, i potenti europei e d’oltre oceano, i centri del potere
finanziario mondiale si sono spesi sino allo spasimo per evitare che gli
inglesi potessero votare per l’uscita dall’Europa.
Dato che TUTTI costoro sono
i nostri nemici in quanto fanno solamente gli interessi di ben definiti gruppi
del potere finanziario, senza produrre ricchezza per le nazioni ed a
scapito dei cittadini, è del tutto evidente che i loro interessi sono in
contraddizione con i nostri e perciò, se loro vincono, noi perdiamo ..!!
A chi volesse criticare le
nostre posizioni diciamo che invece la cosa è molto semplice e che NON si
presta ad equivoci perché “gli amici del nostro nemico, sono nostri nemici”.
Ora speriamo vivamente che
Scozia ed Irlanda, che vogliono restare in Europa, si stacchino dal Regno Unito
che a questo punto si disintegrerà riducendo l’ex impero britannico ad una
piccola regione provinciale senza importanza ..!!
Tutto il resto è aria
fritta ..!!
Alessandro Mezzano
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