Ordini Cavallereschi Crucesignati

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sabato 25 giugno 2016

E' CADUTO IL NUOVO MURO DI BERLINO....BREXIT



di Adriano Rebecchi
Presidente Associazione Nazionale delle
Comunità Nazionalpopolari  

Prendiamo atto con soddisfazione che la Gran Bretagna ha votato per abbandonare l’Unione Europea (per inciso noi li avremmo buttati fuori da tempo!).
La cosa ci fa molto piacere, perché gli Inglesi hanno sempre remato contro l’Europa della quale facevano parte, hanno sempre boicottato le Istituzioni europee (clamoroso quando hanno spiato le riunioni dei Capi di Stato delle nazioni aderenti all’euro alle quali loro non partecipavano) e, infine, perché la Gran Bretagna è sempre stata una propaggine degli Usa in Europa.
Lasciamo all’euroscettico Nigel Farage le sue stupide fanfaronate che oggi è “l’Indipendence day” e che “è caduto il nuovo muro di Berlino che di fatto è l’euro” (del resto basta vedere chi sono gli alleati di Farage in Italia!!) e facciamo invece nostra la lapidaria e questa sì storica frase del Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Junker che ha ammonito : “chi è fuori è fuori”!
La tempesta (??) passerà e l’Europa unita supererà facilmente i contraccolpi della Brexit ed i popoli europei assorbiranno in poco tempo i danni causati da questa vicenda, ma l’Inghilterra dovrà pagarne le conseguenze senza sconti, tatticismi e accomodamenti.
A questo punto la politica estera dell’Unione dovrà concentrarsi su un solo obiettivo : l’indipendenza dalla Gran Bretagna della Scozia e dell’Irlanda del Nord le quali hanno confermato la volontà di staccarsi da Londra e di aderire all’Unione Europea e all’euro (a dimostrazione sia in Scozia che in Irlanda del Nord hanno nettamente prevalso i filo europei).
E intanto cominciamo con il sostituire nei nostri vocabolari e nella vita quotidiana tutti gli inglesismi di moda che storpiano la lingua italiana.

Adriano Rebecchi
Presidente Associazione Nazionale delle
Comunità Nazionalpopolari  

BREXIT 
( 24-06-16 )
 di Alessandro MEZZANO
Il referendum sulla permanenza o meno dell’Inghilterra in Europa si è concluso con la vittoria del partito del Brexit e la sconfitta di quello del Remain.
A noi fa piacere in primo luogo per una questione di pancia.
Abbiamo fatto il Balilla e ci ricordiamo ancora della “perfida Albione” e del “Dio strameledica gli inglesi” di Silvius Appelius.
Sensazione di pancia che si è poi fortificata negli anni quando abbiamo avuto modo di analizzare gli atteggiamenti dell’Inghilterra verso il resto del mondo, sia negli ultimi secoli che negli anni più recenti,
Arroganza, supponenza, complesso di superiorità, dominio e schiavitù e poi, sempre, i bastoni tra le ruote di qualsiasi Paese che volesse alzare la testa, dalla nostra avventura in Abissinia, alla pretesa di controllo nel mare Mediterraneo, alle pretese di un trattamento speciale e di favore quando è entrata in Europa.
Inoltre l’Inghilterra in Europa è sempre stata il  cavallo di Troia degli USA di cui sono da sempre i soci ed i servitori.
Lo dimostra anche il fervore e l’impegno con cui gli USA si sono spesi in questa campagna elettorale per promuovere il partito del Remain, segno che stavano difendendo i loro interessi che non sono i nostri quando addirittura non sono in contrasto con essi!
Alcuni piccoli, ma significativi elementi di differenze rispetto al resto dell’Europa, volute e pretese per distinguersi, per essere diversi: guida a sinistra, rifiuto del sistema metrico decimale, rifiuto dell’euro, religione di stato retta dalla monarchia  …
Ma al di là delle motivazioni emotive, quello che ci allarmava e ci spaventava era il fatto che tutti i poteri forti della finanza internazionale avessero, non solamente tifato, ma prepotentemente interferito nella propaganda elettorale per convincere gli Inglesi a votare per il Remain.
La borsa internazionale, i capi dei governi, i potenti europei e d’oltre oceano, i centri del potere finanziario mondiale si sono spesi sino allo spasimo per evitare che gli inglesi potessero votare per l’uscita dall’Europa.
Dato che TUTTI costoro sono i nostri nemici in quanto fanno solamente gli interessi di ben definiti gruppi del potere finanziario, senza produrre ricchezza per le nazioni ed a scapito  dei cittadini, è del tutto evidente che i loro interessi sono in contraddizione con i nostri e perciò, se loro vincono, noi perdiamo ..!!
A chi volesse criticare le nostre posizioni diciamo che invece la cosa è molto semplice e che NON si presta ad equivoci perché “gli amici del nostro nemico, sono nostri nemici”.
Ora speriamo vivamente che Scozia ed Irlanda, che vogliono restare in Europa, si stacchino dal Regno Unito che a questo punto si disintegrerà riducendo l’ex impero britannico ad una piccola regione provinciale senza importanza ..!!
Tutto il resto è aria fritta ..!!

Alessandro Mezzano

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