dal Comando Provinciale Carabinieri Bari
Sala Stampa
Questo
pomeriggio, alle ore 18.00, presso la sala conferenze del Comando
Legione Carabinieri ”Puglia” , il Professor Antonio Moschetta ,
Presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università
degli studi di Bari “Aldo Moro”, terrà una conferenza dal titolo “Prevenzione e metabolismo: dai nutrienti ai geni”.
L’iniziativa
voluta dal Comandante della Legione Carabinieri “Puglia” – Generale di
Brigata Giovanni Cataldo – in favore dei Carabinieri e delle loro
famiglie, vuol essere un momento di riflessione volto a promuovere una
maggiore consapevolezza dell’importanza di proteggere “il bene Salute”,
attraverso l’adozione di corretti stili di vita e di regimi alimentari
equilibrati, armi imprescindibili nella prevenzione di numerose
patologie cardiovascolari ed oncologiche.
In particolare il Professor Moschetta tratterà il tema del legame tra nutrienti, ormoni, geni e metabolismo. I
casi di obesità e sindrome metabolica sono in crescita in tutto il
mondo mentre il legame tra obesità e cancro diventa sempre più evidente.
Le ricerche sui fattori molecolari e biochimici responsabili di un
vasto numero di tumori attribuiscono particolare attenzione al
metabolismo energetico delle cellule tumorali. La caratteristica
fondamentale di queste cellule è la capacità di sostenere una
proliferazione cronica che necessita di regolazioni del metabolismo
energetico per alimentare la crescita e la divisione cellulare. Alcuni
studi epidemiologici indicano che l'aumento dell'obesità, la
sedentarietà e il consumo prolungato e serale di cibi ad alto indice
glicemico ci abbia resi più inclini allo sviluppo di tumori, essendo noi
stessi ad alimentare le cellule tumorali e a favorirne la
proliferazione. Vari nutrienti e ormoni contribuiscono a modificare la
capacità di proliferazione delle cellule. Inoltre, essi svolgono un
ruolo essenziale nel regolare le vie metaboliche in grado di creare un
microambiente favorevole che consente alle cellule tumorali di esprimere
il loro fenotipo aggressivo. La domanda più urgente è come modulare la
capacità dei nutrienti di modificare il programma trascrizionale delle
cellule. In particolare il gruppo di ricerca del Professor Moschetta si
occupa dello studio dei meccanismi molecolari che regolano la capacità
dei nutrienti di condizionare l'evoluzione delle cellule in fenotipi
normali o neoplastici tramite la modulazione della segnalazione dei
recettori nucleari. I recettori nucleari sono delle interessanti
proteine che si legano al DNA e permettono a nutrienti e ormoni di
"accendere" o "spegnere" la trascrizione di un gene. L’ obiettivo della
ricerca del Professor Moschetta è di utilizzare i recettori degli ormoni
nucleari e dei nutrienti come nuovi bersagli nel tumore, specialmente
nelle tipologie derivante da obesità e malattie legate a sindromi
metaboliche.
Il
Professor Moschetta è nato nel 1973 e cresciuto a Bitonto. Si è
laureato a pieni voti in Medicina interna presso l'Università degli
Studi di Bari nel 1997. Dopo la laurea ha conseguito il dottorato in
Epatologia e Gastroenterologia presso lo University Medical Center di
Utrecht in Olanda. Il dottorato in Epatologia e Gastroenterologia a
Utrecht lo ha portato a collaborare con lo University of Texas
Southwestern Medical Center a Dallas, presso il quale ha ottenuto il
ruolo di Howard Hughes Medical Institute Research Fellow del
Dipartimento di Psicologia diretto dal Premio Nobel Alfred Gilman,.
All'età di 32 anni il Professor Moschetta è rientrato in Italia e ha
creato il proprio laboratorio indipendente presso la Fondazione Mario
Negri Sud di Santa Maria Imbaro (Chieti). Ha insegnato presso
l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro prima come assistente, e
successivamente come Professore Associato di Medicina Interna e
Nutrizione Clinica. Nel 2014 è stato nominato direttore scientifico
dell'Istituto Tumori "Giovanni Paolo II" di Bari. Al Professor Moschetta
il merito di aver identificato il ruolo selettivo del recettore FXR
come regolatore centrale dei disturbi epatici e la stimolazione
dell'ormone FGF15/19 come potenziale nuova terapia contro le malattie
infiammatorie, metaboliche e i tumori. È stato inoltre tra i primi
ricercatori a studiare come i nutrienti, i pathway dei recettori
nucleari lipid-sensing e del coattivatore del recettore nucleare
regolino la longevità degli enterociti e possano favorire la
tumorigenesi intestinale. È stato invitato a presentare i propri
contributi alla ricerca presso importanti istituti in tutto il mondo ed
ha ricevuto importanti contributi per la ricerca scientifica come
ricercatore principale da parte dell'Associazione Italiana per la
Ricerca sul Cancro, lo European Research Council, il Ministero della
Ricerca e dell'Istruzione e il Ministero della Sanità. Ha inoltre
ricevuto varie onorificenze, tra le quali, nel 2014, il Weitzman Award
dalla Endocrine Society a Chicago per gli importanti risultati ottenuti
nello studio della regolazione delle vie metaboliche dei lipidi
nell'asse fegato-intestino correlata a sindrome metabolica e cancro.
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