Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.
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martedì 4 dicembre 2007
Gnostici in estinzione?
Salvate gli ultimi Gnostici: parte dal New York Times l’appello a favore dei Mandei (o Sabei) dal’aramaico mandeo = battezzato, una delle più antiche, piccole e meno conosciute tra le minoranze irachene.
Erano 60 mila nel 2003, quando gli USA attaccarono l’Iraq, sono oggi cinquemila e la loro cultura, vecchia di duemila anni, rischia di estinguersi con la prossima generazione anche se piccole comunità Mandee vivono anche in Europa e nel Nuovo Mondo.
I Mandei parlano un aramaico simile al dialetto del Talmud babilonese e abitano da secoli nelle paludi del Sud dell’Iraq. Sono gli ultimi Gnostici sopravvissuti dall’antichità.
Il loro libro sacro è il “Sidra Rabba” o “Ginza”, cioè “Tesoro”.
Il Mandeismo è una religione monoteista ed è la più antica religione gnostica ancora esistente (dal greco antico “gnosis”, vuole dire “conoscenza”).
La visione del mondo dei Mandei si basa su un dualismo gnostico, che divide il mondo in due livelli: secondo i Mandei, l'uomo vive nella parte di mondo dominato dall'oscurità che però abbandona nel momento della morte. Dopo la morte, ogni anima passa attraverso diverse “stazioni di controllo” fino a trovare la redenzione nel regno della luce.
I Mandei credono in un messaggero che condurrà le anime dal mondo dell'oscurità nel Regno della Luce e così darà inizio alla fine del mondo. Quando il messaggero avrà assolto il suo compito, esisterà solo il Regno della Luce e il tempo della sofferenza sarà giunto al suo termine.
I Mandei sono legati anche alla figura del Battista, infatti le cerimonie più importanti dei Mandei sono il funerale, la festa dei morti e il battesimo.
La cerimonia del battesimo risale a Giovanni Battista, che è considerato l'ultimo profeta dei Mandei. Ogni Mandeo è battezzato più volte nel corso della sua vita, ma sarebbe auspicabile ricevere il battesimo ogni domenica poiché, secondo la concezione mandea, durante la cerimonia del battesimo (“Masbütä”) più che in ogni altra circostanza ci si avvicina al Regno della Luce. Grazie alla rituale immersione si ottiene infatti il perdono dei peccati, la guarigione da malattie e la cacciata dei demoni.
La genesi dei Mandei assomiglia molto a quella cristiano-ebraica. Anche per i Mandei Adamo ed Eva sono i primi uomini ma, a differenza dei cristiani, per i Mandei Eva non nasce da una costola di Adamo. Eva è invece un dono del Regno della Luce ad Adamo, e ciò spiega la parità dei diritti tra uomo e donna. I neonati ricevono inoltre il cognome della madre e la storia dei Mandei vanta anche diverse sacerdotesse.
Antiche tracce della loro esistenza si trovano già in Mesopotamia nel terzo secolo d.C.
Il Medio Oriente e la Mesopotamia sono lontani ma anche sempre vicini alla nostra storia ed alla nostra cultura sia classica che religiosa, infatti, la più vecchia Chiesa Cristiana non si trova dove ti aspetteresti di trovarla, ma all’interno dell’Islam, infatti, in Iran, vicino a Tabriz, c’è la Chiesa di San Taddeo Apostolo fondata nell’80 d.C., circa due secoli prima della più vecchia chiesa italiana.
La Chiesa, chiamata comunemente Qara Kelisa (Chiesa Nera) è tuttora meta di pellegrinaggi, prevalentemente provenienti dall’Armenia e dalle comunità cristiane iraniane. Proprio a Tabriz vive una numerosa comunità cristiana, ovviamente minoritaria.
Qara Kelisa è di rito Armeno e, proprio l’Armenia, fu il primo Stato che, nel 301 d.C., si dichiarò ufficialmente cristiano, ben dodici anni prima che Costantino, con l’Editto di Milano del 313 d.C., consentisse ai Cristiani libertà di culto; culto che poi Teodosio, con l’Editto di Tessalonica del 380 d.C., dichiarò unica religione dell’Impero.
tratto dai Quaderni di Serenamente.
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