Ordini Cavallereschi Crucesignati

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mercoledì 5 dicembre 2007

La Bibbia Aperta al Vangelo di S. Giovanni

Nella Bibbia, nell’Esodo e nella visione di Zaccaria, viene minuziosamente descritto e si specifica che s’impiegò un talento d’oro puro (un talento equivale a circa 16 Kg. d’oro).
Vediamo ora quale significato simbolico esso racchiude.
Innanzi tutto osserviamo che il metallo con il quale è stato costruito è l’oro. L’oro in simbologia corrisponde alla Luce e alla Verità. Questo mi sembra importantissimo perché qualsiasi altro significato che ad esso si voglia dare sarà sempre fondato sulla Luce e sulla Verità.
Gli altri significati simbolici che possono essergli attribuiti si basano sul numero dei suoi bracci, sette.
Il simbolo è l’espressione di un linguaggio universale ed assume una duplice funzione riassuntiva ed evocativa, funzione che risalta in particolar modo nel candelabro a sette bracci. Volutamente è stato fatto partendo da uno stele centrale da cui si dipartono tre bracci a destra e tre a sinistra, quindi, il fulcro del candelabro è la lampada centrale. Eppure tutte le luci sono sullo stesso piano perfettamente allineate, quindi il sostenitore degli altri non prevale su di essi.
Il braccio centrale può rappresentare l’UNO Universale che sostiene bilateralmente la triade, formando il numero perfetto sette, numero sacro per eccellenza che esprime la perfezione e la potenza divina.
Il sette da cui il settenario, si compone dal quaternario più il ternario. Il quattro (da cui il quadrato) rappresenta la materia nei suoi elementi fondamentali: terra, aria, acqua e fuoco, mentre il tre (da cui il triangolo), rappresenta i valori dello Spirito, e cioè il Padre (ciò che crea), il Figlio (ciò che è creato) e lo Spirito (ciò che è eterno).
Diremo ancora che il numero sette rappresenta il potere magico in tutta la sua forza e lo Spirito assistito da tutte le potenze elementari; la virtù del settenario è assoluta in magia. Il sette in corrispondenza ai sette sigilli del libro del Destino che sostengono sette flagelli a testimonianza dell’ira di Dio, e che soltanto un animo puro può aprire per correggere e superare i sette vizi capitali.
Sette come gli anni che gli Ebrei passarono nel deserto prima di raggiungere la terra promessa. Sette come i giorni per curare la terra. I cicli cosmici omologati ai cicli terreni di sette anni, in cui si lavora la terra per sei anni ed il settimo, l’anno sabbatico, la si lascia riposare.
Giosuè e gli Ebrei marciarono intorno alle mura di Gerico sette giorni con sette sacerdoti che recavano sette trombe, la settima volta si diede fiato alle trombe e le mura crollarono distruggendo la città. E’ forse un caso che Roma capitale della Cristianità sia nata su sette colli?
E’ convinzione primitiva che nel ciclo della vita e della morte sulla terra sia connesso col crescere e decrescere della Luna nel percorrere il suo ciclo infinito nel cielo. I ciclo lunare è formato da quattro fasi, ciascuna delle quali dura sette giorni circa.
I Sumeri basavano su tale ciclo il loro calendario, ed è l’origine del mese di quattro settimane, di sette giorni la settimana, con alcuni giorni supplementari aggiunti alla fine di ogni ciclo per coprire il periodo in cui la Luna non è visibile in cielo.
Se la Luna regola la vita in cielo con un ciclo che si svolge in periodi di sette, allora per il principio “come in alto così in basso” anche sulla Terra la vita deve svolgersi in periodi di sette.
Il corpo umano si rinnova ogni sette anni, secondo gli occultisti, le malattie sono regolate da cicli settenari, con le crisi che si manifestano soprattutto al settimo, quattordicesimo e ventunesimo giorno e durano tre giorni e mezzo.
Vi sono sette colori nello spettro visibile e sette sono le note nella scala musicale, sette i giorni della settimana.
Nel rituale ebraico vi è una modalità di accensione del candelabro particolarmente significativa, chiamata “giorni della Creazione”.

Si accende per prima la prima lampada del Sole (1° giorno, prima lampada a destra), affinché l’orgoglio si tramuti in umiltà. Poi la lampada della Luna (2° giorno, terza lampada a sinistra) perché la forza faccia scomparire la pigrizia; la lampada di Marte (3° giorno, seconda lampada a destra) perché la speranza sostituisca l’ira; la lampada di Mercurio (4° giorno, seconda lampada a sinistra) perché l’invidia si trasformi in carità; la lampada di Giove (5° giorno, terza lampada a destra) affinché la gola diventi temperanza; la lampada di Venere (6° giorno, prima lampada a sinistra) perché la lussuria si tramuti in giustizia. Infine la lampada di Saturno (7° giorno, lampada centrale) perché la prudenza prevalga sull’avarizia.

Questo rituale, come i rituali massonici, costituiscono un mezzo comunicativo primario poiché rendono operante il simbolo, sprigionandone tutta l’essenza e la completezza.
Personalmente ritengo che di tutti i vari significati simbolici attribuiti alla Menorah, il più aderente allo spirito massonico, è quello in cui illuminando la squadra ed il compasso posti sopra alla Bibbia aperta al Vangelo di San Giovanni, si induca il Libero Muratore a non aprire il i sette sigilli dei vizi capitali, decritti nell’Apocalisse, se non è certo della propria fermezza d’animo e quindi, di poter superare le passioni profane e conoscere pienamente la Luce.

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