Ordini Cavallereschi Crucesignati

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martedì 25 dicembre 2007

La Scuola è l'origine di ogni cosa?

Dott. Pietro Vitale
Vicedirettore
Il * “Palazzuolo”
Bisceglie - Bari

DOPO I BULLI, gli SPINELLI
Scuola/Provocazione del ministro della Sanità: Nas tra i corridoi
Torna l’emergenza droga negli istituti superiori d’Italia.
Anno duro per la scuola italiana. Studenti e insegnanti hanno passato più tempo sulle pagine dei giornali che sui banchi di scuola, tra scandali, professoresse avvenenti e troppo disponibili, bulli irriverenti e filmati più o meno attendibili girati al telefonino. Uno dei più recenti, scovato sull’enasauribile YouTube, vede un professore che prepara uno spinello con i suoi alunni. Poi a metà maggio l’irreparabile: un 15enne morto per aver fumato crak a scuola. Il legame droga-adolescenza, che non è uovo nei licei e negli istituti tecnici del Paese, improvvisamente scandalizza tutti. E come il problema, scandalizza la soluzione proposta. E’ del ministro della Salute Livia Turco l’ultima provocazione: controlli a tappeto nelle scuole italiane da parte dei Nas (nucleo antisofisticazioni). Una proposta arrivata dopo il decreto ministeriale del novembre 2006 che ha ritoccato la legge Fini – Giovanardi sul quantitativo massimo di cannabis consentita per uso personale: da 500 a 1000 mg di principio attivo. Allora si parlava di proibizionismo, ora di repressione. Tanto che il ministero dell’istruzione Giovanni Fioroni ha preferito non raccogliere l’invito della Turco a pronunciarsi sulla questione dei Nas.C’è stato già un intervento in un Liceo di Torino, dove i carabinieri hanno trovato cinque dosi di hashish in un sottoscala, arrestando due minorenni, mentre nel bolognese i rapporti tra polizia e le scuole vanno avanti dall’inizio dell’anno scolastico. Di fronte ha chi l’ha accusata di contraddizione, la Turco ha sottolineato che non bastano i carabinieri, a scuola, ma è necessaria una politica di educazione dei ragazzi alla pericolosità delle droghe che coinvolga anche le famiglie.
Il liceo classico “Quinto Orazio Flacco” di Bari, da sempre ritenuto fortezza per rigidità e controlli, non sembra smosso dall’ondata di polemiche. “Al Flacco nulla è cambiato dopo la proposta del Ministro Turco – ha spiegato la preside Amelia Conte – non abbiamo ricevuto ispezioni. Sbagliano a ritenere la scuola epicentro del problema. Sicuramente la droga circola molto nella società ed è un problema che non va ignorato, ma la soluzione non è sicuramente l’intervento dei Nas”. Non è la prima dirigente scolastica a vedere contraddizioni sulla proposta della Turco. “ La scuola deve svolgere un’azione di informazione preventiva e fornire strumenti culturali per consentire i ragazzi di affrontare con maturità il problema” – ha continuato la preside. “ Il caos mediatico ha gonfiato il problema. Anni fa per l’allarme terroristico ricevevano visite della Digos quasi ogni giorno” Anche allora, forse, si ritenne che la scuola fosse l’origine di ogni cosa.
Tratto da Medi@terraneo news

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