Ordini Cavallereschi Crucesignati

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domenica 2 marzo 2008

THE INTERNATIONALE ASSOCIATION OF LIONS CLUBS

LIONS CLUB BARI HOST
50°
ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE
l’addetto Stampa:
Lions Pietro Vitale
Le nostre riunioni di Club
Corpo Militare
S.M.O.M.
Ausiliario Speciale dell’E.I.
di Pietro VITALE.


Il 25 febbraio u.s. si è tenuto presso la sala arupe –Parco Di Cagno Abbrescia la sede ufficiale del Lions Club Bari Host, una conversazione promossa dal presidente Pasquale Di Ciommo dal titolo: all’ombra di due Bandiere: i cavalieri dell’Ordine di Malta e il Corpo Militare Ausiliario Speciale dell’Esercito Italiano. I relatori: Avv. Ugo Patroni Griffi Nobile di Faivano, per i cavalieri, e il Dott. Pietro Vitale, per il Corpo Militare dell’A.C.I.S.M.O.M.

Pochi, pochissimi conoscono forse la storia e le attività di un Corpo Militare ausiliario del nostro Esercito – del Regio Esercito prima e dell’Esercito Italiano dopo, – che diede il suo prezioso contributo, nel campo della assistenza sanitaria, ai reparti in armi nel corso di tutti i conflitti cui l’Italia prese parte, dalla Grande Guerra ad oggi. E’ una di quelle realtà poco conosciute ma molto attive che offrirono uomini e mezzi con abnegazione e spirito di sacrificio per alleviare la sofferenze dei combattenti: Il CORPO MILITARE DEL SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA.

Il compito istituzionale del Corpo Militare SMOM prevede il suo intervento a sostegno del Corpo Sanitario dell’Esercito Italiano sia all’interno del territorio nazionale sia all’estero, ove operino contingenti delle Forze Armate Italiane.

Il marzo 1876 nasce la prima Convenzione tra lo stato italiano e il Sovrano Militare Ordine di Malta per la “Cooperazione del Servizio Sanitario dell’Esercito in guerra”

Il 29 gennaio 1877 viene costituito il Corpo Militare “con il precipuo scopo di provvedere all’assistenza sanitaria dei malati e dei feriti in guerra”. L’atto costitutivo fu suggellato da una convenzione firmata per l’Italia dal Ministro della Guerra, Generale Emilio FERRERO, e per l’Ordine di Malta dal Principe MARIO CHIGI della ROVERE.

Una nuova Convenzione precisa che il personale del Corpo Militare SMOM mobilitato verrà sottoposto, durante l’impiego presso le Armate, alle leggi e regolamenti militari e riceverà idonea indennità giornaliera.

Nel dicembre del 1908 il terribile terremoto che sconvolse le due città dello Stretto, Reggio e Messina, costituisce il vero banco di prova per il corpo Militare che nella circostanza impiega tutti i suoi mezzi sanitari, salvando centinaia di vite umane.

Una “Baracca Ospedale” capace di oltre 125 letti e completa di strumentazioni chirurgiche e di personale medico e infermieristico raggiunge la città di Messina ove si provvede pure all’impianto di una cucina da campo che fornirà gratuitamente tremila pasti al giorno alla popolazione rimasta senza casa. Da treni ospedale vengano adibiti al trasporto dei feriti dal campo di raccolta allestito a pochi km da Reggio fino a Roma. Per il suo tempestivo intervento e per i meriti acquisiti, S.M. Vittorio Emanuele III concede al Corpo Militare l’uso dell’uniforme grigioverde e delle stellette (circolare .156 il Giornale Militare Ufficiale del 9 aprile 1909)

Il 28 maggio 1911 veniva inoltre conferita la Medaglia d’oro per il terremoto calabro-siculo.
Solo altre otto bandiera ebbero questa ricompensa: l’Arma dei Carabinieri. L’Arma del Genio, quattro reggimenti di Fantaria e due Artiglieria.

Con la guerra di Libia (1911-1912) lo Stato Maggiore dell’Esercito chiede il supporto sanitario dello SMOM, assegnando al Corpo Militare la nave “Regina Margherita” che, trasformata che, trasformata e adattata a nave.ospedale, effettuerà la spola tra Napoli, Palermo e i porti del Nord-Africa trasportando e curando a bordo migliaia di feriti.

Il Corpo interviene ancora il 13 gennaio 1915 in occasione del terremoto della Marsica che rade al suolo la città di Avezzano.

Nel 1915 l’Esercito si mobilità per la Prima Guerra Mondiale e con esso il Corpo Militare. Vengono mobilitati 4 treni ospedale, posti di soccorso di prima linea, Ospedali da campo e Ospedali territoriali. S.A.R Tommaso di Savoia, Duca di Genova e Luogotenente Generale del Re emana il Decreto legge 29 Dicembre 1915 n. 1950 con il quale “gli iscritti al Corpo Militare sono considerati militari a tutti gli effetti e sono soggetti, in ragione di grado a cui a norma di regolamenti si trovano equiparati, alla disciplina militare, sia nei rapporti tra loro, sia reciprocamente nei rapporti con i militari del Regio Esercito e della Marina”.

Nel corso del conflitto i treni ospedale trasporteranno e cureranno a bordo ben 448.000 infermi, percorrendo 560.000 km per un totale di 641 viaggi. I posti di soccorso e gli Ospedali Territoriali cureranno circa 200.000 tra malati e feriti.

Il Gen. Armando Diaz, Duca della Vittoria, Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito invia il 16 febbraio 1919 il seguente encomio al Corpo Militare:

“Mentre i servizi delle benefiche Associazioni di soccorso, compiutasi con la vittoria e l’unità della Patria, si vanno smobilitando, mi è grato rivolgere a codesto SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA, un pensiero memore, il commosso ringraziamento mio e dell’Esercito mobilitato. Fedele alle sue nobili tradizioni, codesto insigne Ordine ha portato, nell’aspra e vittoriosa guerra, un largo e apprezzamento contributo di nobili intenti e di generose opere, ed ha provveduto, con l’ausilio dei ricchi mezzi onde è dotato, e con lo zelo e la fede dei suoi ufficiali e dei suoi militi, ad integrare l’opera delle unità sanitarie mobilitate, dando prova di rara sapienza, di organizzazione, di nobile slancio e di alto sentimento di fratellanza. E’ pertanto con viva gratitudine ch’io porgo agli ufficiali e militi del Sovrano Militare Ordine di Malta, il fervido saluto dei combattenti d’Italia”.

Il 23 ottobre 1921 veniva concesso al Corpo Militare del Sovrano Militare Ordine di Malta, l’uso di un labaro di modello analogo a quello stabilito per il Corpo Sanitario del Regio Esercito (R.D. n. 1418). Alcuni giorni dopo, veniva concessa al labaro la Croce al Merito di Guerra, con la seguente motivazione:

“Per i servizi resi durante la guerra, per le prove sicure e continue di abnegazione, di ardore, e di elevato sentimento del dovere, e ovunque spiegate, 1915-1918”.

A questa Croce, andava ad aggiungere una Medaglia d’Oro al Merito della Sanità.

Il 10 giugno 1940, allo scoppio del Secondo Conflitto Mondiale, il Corpo Militare su determina del Capo di Stato Maggiore Generale – mobilita nuovamente tutti i suoi reparti ed interviene a fianco della Sanità Militare con tutti i suoi uomini e mezzi, contribuendo in maniera sostanziale all’assistenza sanitari con treni-ospedale, Ospedali da campo e ben 19 Ospedali territoriali.

I treni ospedale si dimostreranno preziosissimi durante le campagne di Grecia, Albania, di Jugoslavia e di Russia trasportando migliaia di feriti ed ammalati dai vari fronti verso gli ospedali territoriali fornendo loro cure e assistenza sanitaria e rinnovando le nobili gesta di carità e soccorso spirituale profuse nel corso della Grande Guerra. Per l’opera prestata con estrema abnegazione durante gli avvenimenti bellici e per l’estremo sacrificio di molti Ufficiali, Sottufficiali e Soldati, il Labaro del Corpo Militare SMOM viene decorato sul campo con una Medaglia D’Argento, una di Bronzo e una di Croce di Guerra al Valor Militare, oltre a due Croci di Guerra al Merito, alla Medaglia d’Oro al Merito della Sanità e alla citata Medaglia d’Oro per il terremoto Calabro-Siculo.

Nell’immediato dopoguerra il Corpo Militare si occupò, tramite una convenzione con il Ministro della Difesa, della riabilitazione dei reduci dalla prigionia, ai quali vennero successivamente aggiunte anche le vittime civili della guerra. Questa attività impegnò duramente il Corpo Militare, vedendolo impegnato in ben 18 Ospedali Territoriali, sparsi ovunque nella penisola, per un totale di 5.485 posti letto, attività che durò fino al 1961.

Nel 1947, al fine di scongiurare la demolizione di trentasei veicoli da trasporto S.M. 82 in dotazione all’aeronautica Militare Italiana come previsto dalle clausole del Trattato di pace firmato il 17 febbraio che prevedeva la drastica riduzione dei veivoli militari, su decisione del Ministro della Difesa Italiana e del Capo di Stato Maggiore dell’aeronautica gli aerei vengono ceduti allo SMOM che ne diviene formalmente il proprietario.

La croce ottagona sostituirà le insegne italiane garantendo l’intoccabilità dei veivoli, avvalendosi delle prerogative sovrane dell’Ordine e voleranno con le insegne dell’Ordine di Malta fino al 1956, impegnati in ogni tipo di emergenza e in ogni tipo di pubblica calamità. Arriveranno fino in Marocco, in occasione del terremoto di Agadir.

Il Corpo Militare interviene in soccorso delle popolazioni colpite da calamità naturali nel 1971, in occasione del terremoto di Tuscanica, nel 1976 in occasione del terremoto del Friuli e nello stesso anno in occasione dell’alluvione del Polesine con l’allestimento di un campo profughi a Calabrone, presso Pisa. Negli ultimi decenni il Corpo Militare opera in occasione del terremoto dell’Irpinia nel 1980 e del terremoto che colpisce l’Umbria e le Marche nel 1997. Nello stesso anno il Corpo Militare assicura l’assistenza sanitaria al campo profughi di Cassano delle Murge (Ba) impegnando 30 tra Ufficiali medici e personale di assistenza e assistendo 4 posti di soccorso con ambulanze, shelters sanitari e tende.

Nel 1999 è intervenuto presso il campo profughi di Crotone allestendo 2 posti di soccorso e di guardia medica e sei ambulatori specialistici ed effettuando centinaia di interventi di primo soccorso, pediatrici, ostetrici-ginecologici, cardiologici, odontoiatrici, urologici..

Dal 1992 al 1998 ha effettuato interventi a favore dei Paesi dei Balcani con l’invio di autocolonne di rifornimenti che trasportano viveri, vestiario e materiale sanitario, spesso sotto il fuoco di fazioni belligeranti. Per questi interventi è stata conferita al Corpo la Medaglia della Nato.

Con legge 2 agosto 1999 n. 276, in riconoscimento dei suoi meriti di guerra ed in pace, il Corpo Militare ha avuto assegnata la Bandiera di Guerra in sostituzione del vecchio Labaro.

Il 19 maggio 2000 il Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi, alla presenza di S.A.E., Fra Andrei Bertie, Gran Maestro dell’Ordine, nel corso di una cerimonia svoltasi presso la scuola di Fanteria di Cesano R.M.), ha consegnato al Corpo Militare la Bandiera di Guerra, madrina la signora Laura Ambrosio, sorella del tenente Vincenzo Ambrosio, Medaglia d’Oro al V.M. caduto sul fronte greco-albanese nel 1942.

Nel 2001 la bandiera del Corpo Militare viene decorata di Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito e della Medaglia d’Oro al Merito Civile.

ORGANIZZAZIONE ATTUALE DEL CORPO MILITARE SMOM

Attualmente il Corpo Militare dispone di un treno sanitario con tutte le apparecchiature diagnostiche di una moderno ospedale, una carrozza chirurgica, comprensiva di reparto di anestesia e rianimazione, una carrozza day.hospital, una carrozza polivalente (conferenze, refettorio e cappella), una carrozza cucina e magazzino, una carrozza con generatore di corrente che rende il convoglio completamente autonomo.

Il Corpo dispone inoltre di un’autocolonna sanitaria composta da automezzi da ricognizione, autocarri medi, shelters e ambulanze per il trasporto di feriti e malati.
All’interno di ogni shelters figura un ambulatorio di circostanza: chirurgia d’urgenza, ortopedia, cardiologia, pediatria, ginecologia, otorino e oculistica.

L’organico del Corpo Militare prevede un’aliquota di militari in servizio permanente effettivo, istituita come nucleo permanente di mobilitazione composta da Ufficiali, Sottoffuciali e Truppa amministrati dal Ministero della Difesa con lo stesso trattamento economico dei pari grado dell’Esercito.

Il personale volontario è distinto nel Ruolo Speciale e Ruolo Normale.
Al primo appartengono tutti i volontari che hanno ancora obblighi verso l’esercito Italiano, al secondo appartengono o transitano coloro che non hanno più tali obblighi.

Il personale volontario viene richiamato in servizio con apposito precetto per esigenze di esercitazione, aggiornamento, emergenze e guerra. All’atto del richiamo in servizio i volontari acquisiscono lo status di militari a tutti gli effetti e sono soggetti al regolamento di disciplina e ai codici militari di pace e di guerra. Il personale del Corpo Militare SMOM afferisce a tre distinti Reparti opportunamente decentrati sul territorio italiano:
Il 1° Reparto con sede a Milano presso la caserma del Reggimento di Artiglieria a Cavallo, con giurisdizione per l’Italia settentrionale fino al fiume Po.

Il 2° Reparto con sede a Roma presso la caserma “Artale” sede della Scuola di Sanità e Veterinaria Militare, con giurisdizione fino all’Abruzzo, compresa la Sardegna.

Il 3° Reparto con sede a Napoli, avente giurisdizione per l’Italia meridionale e Sicilia.

Infine, Teramo, è operativo un distaccamento d’emergenza del secondo Reparto dotato di mezzi e moderne strutture sanitarie.

Il Comando Generale del Corpo Militare SMOM si trova a Roma, presso la Scuola di Sanità Militare alla Cecchignola.

APPUNTI SULL’ORDINE DI MALTA

900 anni di storia sono molti, qualcosa significheranno!
Le caratteristiche dell’Ordine
- servizio per i “Signori malati”
- difesa della Santa Religione
- dal servizio per i Signori malati il concetto si estende alle opere di bene in genere. Non è anacronistico parlare di “opere di bene”, in un’epoca in cui lo Stato provvede in maniera quasi totale ad ogni necessità? No
- innanzi tutto lo Stato non può provvedere a tutto e le emergenze che nascono in modo più veloce di quanto la vischiosità delle strutture riesca a far fronte
- il volontariato ha comunque sempre un aspetto di partecipazione umana superiore a quanto i dipendenti di un qualsiasi Ente riescano a fare
- impegnarsi a favore degli altri è comunque occasione di crescita personale l’Ordine di Malta e la Nobiltà
- Nei secoli la nobiltà ha scelto l’Ordine di Malta come luogo privilegiato per il proprio servizio sia di volontariato, sia di impegno globale e totale.
- Far parte dell’Ordine di Malta era un onore e un motivo di distinzione (non è così oggi per il balli della Croce Rossa, che pure son ben poca cosa in confronto?)
- Nelle nostre case si conservano ritratti di antenati con la grande croce ad otto punte sull’armatura o sul mantello: essi sono un richiamo, un ammonimento che parla ancora attraverso i secoli: ecco il valore della tradizione
- La nobiltà ha altri luoghi di ritrovo esclusivi (basti pensare al Club del Whist) perché la nobiltà ha saputo mantenere dei legami di affinità spirituale essendo comunque una sorta di casta che si è venuta formando attraverso i secoli
- La nobiltà è stata l’elite di governo dell’Europa, ed era contraddistinta da alcuni elementi comuni:
- Internazionalità
- Attaccamento alla religione
- Aiuto reciproco
Superamento con dignità delle sanguinose rivoluzioni (oltre alla rivoluzione francese si pensi agli eccidi nella Russia del 1917) che solo oggi vengono riscoperte nei loro aspetto sanguinari e ignoranti
Capacità di riprendere un ruolo di leadership nella società.
Profondo senso di carità (basti pensare a Torino alla marchesa di Barolo o al canonico Faa di Bruno, alle fondazioni Taparello d’Azeglio, Alfieri Carrù e tante altre)

Alcuni di questi aspetti si sono persi, soprattutto il ruolo di leadership, ma gli altri valori si sono mantenuti e si ritrovano nell’Ordine di Malta. E sono gli aspetti che fanno della nobiltà, a parte i romanzetti rosa che vedono solo il mondo dorato fatto di castelli e carrozze, un qualcosa di ancora vivo e valido come proposta per tutti.
Del resto lo diceva già Giovanale nella sua satira ottava:
“Che fanno gli stemmi? A che serve, o Pontico, essere quotato per antico sangue ed ostentare quadri di antenati, se poi davanti ai Lepidi si vive male? A che pro tante effigi di guerrieri, se sotto gli occhio dei conquistatori di Numanzia si gioca ai dadi tutta la notte? A che pro, se incominci a dormire quando si leva la stella del mattino, all'ora in cui quei condottieri movevano le insigne dell'accampamento? Nobilitas sola est atque unica virtus.”

E il Parini aggiungeva:
E voi dell'altro secolo feroci
Ed ispid'avi, i vostri almi nipoti
Venite oggi a mirar.
(con quel che segue)
Mi piace ancora citare Michel de Saint-Pierre (1916 - 1986) e il suo libro Les Aristocrates.

Essi vogliono assolutamente farsi uccidere in tutte le guerre. Hanno un gusto contagioso per delle cose che sembrano inutili. Che dirti ancora? Hanno a volte la tentazione di disprezzare e il gusto di servire. Ovunque essi siano, Filippo, il livello cresce. Non vedi questa piccola armata dai bei nomi che marciano su tutta la tappezzeria della storia e delle tradizioni? Voglio dirti una cosa ancora: quando la Francia avrà perduto questa gente, sarà morta.

Dunque gente un po’ particolare, che aveva in alcuni aspetti precipui i suoi punti di forza.
In particolare
L’attaccamento alla religione
Il coraggio
Il senso di carità
L’internazionalità

E’ su questi valori che si fonda ancora oggi l’Ordine.
Il Gruppo Giovani.
Ancora una osservazione: il ruolo di grande momento formativo che ha per il nutrito gruppo di giovani facenti parte dell’Ordine.
Troppo spesso si pensa ai ragazzi di oggi come giovani privi di valori. L’Ordine di Malta proprio con il servizio ai Signori malati propone un impegno che commuove, quando si vedono ragazzi e ragazze che vanno in pizzeria, a prendere un gelato con malati su carrozzelle e barelle. E per questo ci vuole coraggio.
E l’esempio dei padri, ma anche dei nonni e degli antenati che parlano dai ritratti di famiglia, certamente invogliano i ragazzi a questo tipo di impegno. Ho detto!

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