Roma, 5 mag. (AdnKronos Salute) - "Oggi ho espresso il mio voto
contrario a tutte le mozioni sulla promozione della cultura contro i
maltrattamenti degli animali presentate in Senato. A leggerne solo il
titolo parrebbe impossibile non essere a favore, ma il contenuto di
queste mozioni e i relativi impegni al Governo rischiano di mettere
una ipoteca pesantissima sulla ricerca scientifica italiana e in serio
pericolo il diritto alla salute delle persone, sulla base di
strumentalizzazioni, falsi miti e convinzioni errate sulla
sperimentazione animale che viene equiparata alla crudeltà, quando il
presupposto della sperimentazione animale per gli scienziati è proprio
il contrario". A dirlo è Luigi d'Ambrosio Lettieri, capogruppo di
Forza Italia in Commissione Igiene e Sanità del Senato.
"Mi sarei augurato - afferma il senatore in una nota - che un tema
così importante e delicato per la ricerca scientifica nell'interesse
della comunità, come quello della sperimentazione animale, non finisse
nel calderone dei pregiudizi e della radicalizzazione ideologica, ma
si svolgesse sulla base di cognizioni adeguate alla materia e onestà
intellettuale. La sperimentazione animale non solo non è inutile, ma
non può essere sostituita da altri metodi, tantomeno da un computer.
Tutti i trattamenti in grado di curare o di lenire le principali
malattie dell'uomo, come i tumori, le malattie cardiovascolari, quelle
neurologiche, infettive o genetiche, si devono alla ricerca sugli
animali".
"Un simile atteggiamento danneggia la ricerca italiana e anche
l'economia del nostro Paese - avverte d'Ambrosio Lettieri -
considerato che la legge italiana, recependo in maniera restrittiva la
direttiva europea in materia, porrà i presupposti per l'attivazione di
una procedura di infrazione ed escluderà i ricercatori italiani dai
finanziamenti di quei programmi di ricerca che rappresentano
l'innovazione nel campo della biomedica e della medicina clinica.
Tradotto in soldoni: per salvare vite umane. Gli italiani devono
sapere che sulla loro pelle e sul futuro dei nostri figli si stanno
giocando partite pericolose, mentre la ricerca nel nostro Paese
rischia un bel salto indietro. In scienza e coscienza, davanti a
mozioni che ritengo oscurantiste ai danni della salute e della
ricerca, ho scelto la vita".
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