Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.
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domenica 21 ottobre 2007
Codice Rosso - 115
Cari lettori, l’esperienza che mi accingo a raccontarVi l’ho vissuto in prima persona ed ha qualcosa di straordinario, anzi di “fuoco”.
Presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari, via Tupputi, 50 - Rione Mungivacca, il 10 ottobre 2006, dopo la fase teorica, si è svolto in “piazza d’armi”, l’addestramento per la formazione degli “addetti al primo soccorso”alle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze da parte degli istruttori specializzati dei VV.FF., diretto al personale degli Istituti Scolastici
Al termine dell’addestramento, grati agli Istruttori, per il loro alto valore comunicativo e la grande cortesia, mi avvio presso l’ufficio stampa del Comando dell’immensa e moderna struttura, dove mi riceve subito il Comandante Provinciale il Dott. Ing. Giovanni MICUNCO.
Il Comandante Provinciale MICUNCO, persona di cultura, con spiccate attitudini al comando, nonché in possesso di un marcato carattere manageriale, mi intrattiene nel suo Ufficio e disquisiamo, illustrandomi la complessa struttura del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e gli obbiettivi in corso , all’insegna della modernità e del servizio verso la Società. Dopo di che mi ha donato un elegante opuscolo, stampato di recente , che ha reso possibile la pubblicazione della – Carta dei Servizi - con il fattivo e concreto contributo dell’Associazione degli Industriali della Provincia di Bari.
Il Comando Provinciale dei VV.FF. di Bari nell’evoluzione dell’ordinamento della Pubblica Amministrazione – esordisce il Comandante, - sempre più orientata alla ottimizzazione delle prestazioni e dei servizi forniti agli utenti “clienti”, è stato indotto alla compilazione della presente “Carta Servizi” al fine di fornire uno strumento essenziale ed immediato per la conoscenza dei servizi e delle presentazioni fruibili, nonché delle procedura da eseguire e i tempi stabiliti. La predisposizione della Carta dei Sevizi, che segue una mia già precedente esperienza – continua il Comandante - attuata in altro Comando, ha già visto oggi, nella presente versione, impegnato un gruppo di lavoro appositamente creato, costituito da soggetti rilevatori scelti tra i Funzionari di questo Comando, e tra i soggetti fruitori dei Sevizi. Tale Carta, sottoposta alla verifica dei cittadini, delle associazioni degli utenti, degli ordini e collegi professionali e anche delle associazioni imprenditoriali, terrà conto dei suggerimenti e valutazioni critiche di questi soggetti in fase di riesami e di successivi aggiornamenti, e ciò nell’intento di renderlo più flessibile e fruibile a tutti gli gli utenti. Dalle statistiche in nostro possesso, incalza il Comandante nella sua dotta ed interessante esposizione, si rivela che annualmente oltre 50.000 persone, cioè gli utenti si rivolgono ai Vigili del Fuoco di Bari per chiedere la fornitura dei Servizi, tra questi il 30% per problematiche correlate agli interventi, il 45% per questioni di prevenzione incendi il 5% per la formazione ed addestramento del personale addetto alla lotta antincendio nelle aziende, il 5% per tematiche riguardanti i Vigili Ausiliari Volontari e Discontinui, il 15% per rapporti in altre amministrazioni. Sono dati che danno la misura dell’attività complessivamente svolta da questo Comando Provinciale e della risposta ai bisogni della Società, dove la Carta dei Servizi o Carta del cittadino trova la sua giusta collocazione nel divulgare le informazioni sull’ampia gamma dei servizi erogati. La Carta dei Servizi enuncia le finalità istituzionali, gli ordinamenti, i regolamenti, le direttive e ne spiega gli adempimenti che l’Amministrazione assolve, ne espone i contenuti e le metodologie, nonché le regole da rispettare; in definitive – conclude il Comandante – cerca di soddisfare le svariate esigenze del cittadino, garantendo, da una parte, la massima della trasparenza e renderlo, dall’altra consapevole dei servizi che gli vengono offerti e ndi cui ha diritto. Nel congedarci auguro al Comandante Provinciale Dott. Ing. Giovanni MICUNCO da parte dell’intera Redazione de il “Palazzuolo” buona fortuna e ad Majora semper!
Non ho finito amici lettori ho promesso al Comandante Provinciale dei VV.FF. MICUNCO di riservargli una pagina del nostro Periodico per le attività svolte e tutti i fatti di cronaca che ci vorrà segnalare, e sono tanti….
Cenni storici sui Servizi del VV.FF. in terra di Bari. Di F. La Notte.
Nell’Italia meridionale il Corpo dei Pompieri fu istituito da Giuseppe Napoleone Bonaparte con uno specifico editto del 28 febbraio 1806, che organizzava la polizia e stabiliva che il Commissario Generale della Città di Napoli, agli ordini diretti del Ministro di Polizia generale,…”sarà incaricato di prendere le misure opportune per prevenire ed arrestare gli incendi; a questo effetto si stabilirono dei pompieri di cui egli avrà la sovrintendenza e la direzione”. Il Corpo dei Pompieri di Napoli seppe subito guadagnarsi particolari meriti, dimostrando agli uomini di Governo l’importanza di una simile istituzione. Con la restaurazione Borbonica Ferdinando IV abolì la compagnia dei Pompieri, le cui funzioni vennero assegnate alla Compagnia di Artiglieri Artificieri. Il cambiamento, tuttavia, non dovette rivelarsi positivo se Ferdinando II, con decreto del 13 novembre 1833, creò nuovamente la Compagnia dei Pompieri. I brillanti risultati ottenuti dai “Pompieri” nella Capitale del Regno indusse Ferdinando II a fare redigere una scheda di regolamento per un servizio antincendio da istruire anche in tutti i capoluoghi di provincia. L’intendente di Bari con dispaccio n. 112 del 2 gennaio 1853, trasmise l’ordine del Re al Sindaco Antonio Carrassi affinché concludesse il Decurionato. Quest’ultimo, però, decise di rinviare l’istituzione di una squadra antincendio accompagnando con il pretesto di esigue possibilità finanziarie del momento. Sebbene sarebbe stato estremamente auspicabile anche in considerazione dello sviluppo urbanistico e demografico di Bari. Si continuò perciò a fronteggiare gli incendi ricorrendo ai militari di truppa ed all’aiuto dei volenterosi cittadini. Il 16 febbraio 1862, nell’Italia post-unitaria, Vittorio Emanuele II con Regio Decreto sciolse la Compagnia dei Pompieri borbonica e creò un nuovo corpo dei Pompieri. Il 18 novembre 1862 veniva costituito anche nella città di Bari un corpo speciale nell’ambito delle “guardie municipali”, con il compito di intervenire in caso di sinistri e con soccorso pubblico. Il 2 dicembre 1875, sia a seguito di un grave incendio avvenuto a Bari vecchia per le pressioni dell’Autorità Prefettizia, la Giunta Municipale autorizzò l’acquisto della prima pompa idraulica, cui seguì negli anni successivi quello di altre pompe antincendio il cui funzionamento fu affidato alle guardie municipali. Tuttavia il servizio non sembra avesse acquistato la necessaria efficienza per la mancanza di quadra di personale specificatamente addestrato e pronto alle chiamate.
Come vedete, cari amici lettori, il Corpo dei Vigili del Fuoco, il personale tutto, della Provincia di Bari, con il loro Comandante, ha segnato un solco profondo di continuità tra antico e moderno, solco che in futuro assai prossimo sarà foriero e marcato di continue innovazioni e di idee, con la fattiva e instancabile partecipazione del Comandante Dott. Ing. Giovanni MICUNCO. Evviva l’Italia! Evviva il Corpo dei VV.FF!
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